lunedì 30 aprile 2012

La ruota del tempo (giorno 3)

Continua la grande e "seguitissima" serie 30 libri di 30 giorni, l'argomento di oggi è "Il tuo personaggio preferito di un libro che hai letto." Ed esso è: Matrim Cauthon, ma chiamatelo pure Mat.
Chi è costui e da che libro è pescato fuori?
Beh... non stupitevi se si tratta della solita serie di libri-mattone. Questa volta la saga si chiama "La ruota del tempo" (per gli anglofoni "The wheel of Time" o "WoT") e Matrim Cauthon è uno dei tre ta'veren protagonisti della nostra storia. Codesta saga è composta da un numero esagerato di libri (per ora 13 libri + un prequel), un sfacelo impressionante di personaggi (vi rimando alla wiki relativa: qua), una decina di stati, diversi popoli, scontri fra bene, male, malaccio e maletto, storie d'amore e scontri fantasy al limite dell'immaginabile. E' una saga che straconsiglierei a chiunque se ognuno dei libri non fosse composto da oltre novecento pagine ciascuno e se non ci fosse qualche personaggio talmente detestabile che ti viene voglia di scagliare l'ereader contro il muro con la forza del drago rinato (maledetta Nynaeve al'Meara). Il fatto che poi che l'autore sia morto prima degli ultimi due libri non dà molta gioia (comunque prosegue un suo assistente).

Ma scrivendo così vi dico tutto e niente. Cerco di spiegare in breve la trama.
Il tempo gira e gira più e più volte e le ere si susseguono ripetutamente: in una particolare di queste ere il creatore, reincarnato nel drago rinato, si deve scontrare con l'Oscuro signore per il dominio sulla terra. In questo susseguirsi di lotte, il drago rinato ha quasi sempre trionfato ma nell'ultima vittoria del bene, l'Oscuro signore è riuscito a contaminare la parte maschile dell'Unico Potere (il flusso magico) e ha portato alla pazzia il drago rinato e tutti i suoi compagni. A causa di questa pazzia, gli incantatori distrussero gran parte del mondo in un fenomeno ricordato come la "Frattura del mondo". Da allora sono passate più ere, imperi sono crollati mentre la Torre Bianca, governate dalle Aes Sedai (le donne che detengono la parte femminile dell'Unico Potere), reggevano il mondo fra macchinazioni politiche e religiose. Però l'Oscuro Signore sta tornando ed è qua ch arriva Rand Al'Thor, il drago rinato, personaggio nato ragazzo e che cresce fino a diventare il salvatore del mondo. Al'Thor non è l'unico personaggio che regge il destino del mondo, ma con lui ci sono altri due ta'veren, ovvero altre due persone che possono cambiare il flusso nell'intessitura del mondo: Perrin Aybara e, per l'appunto, Matrim Cauthon.
Dire che questo riassunto è riduttivo è non poco, ma di meno. Praticamente ho descritto solo il primo libro in maniera veramente approssimativa, mentre la storia in tutta la sua complessità esplode dal terzo/quarto libro. Non ci si rende conto in che grovigli di trame politiche, religiose, magiche, complottistiche, tecnologiche e sentimentali ci si trova fino ad almeno al terzo libro. Una cosa che lascia a bocca aperta.

Per intenderci, lo stesso Matrim Cauthon rimane malato per quasi tutti i primi tre libri a causa di un pugnale maledetto preso a Shadar Logoth (luogo temuto anche dal Tenebroso), per poi esplodere in un personaggio dal carisma allucinante. Con una serie di pazzie assurde diventa una specie di jolly folle che sembra completamente fuori dalla logica del racconto.Quasi tutti i personaggi cercano di fare sempre la cosa giusta, Mat è l'unico che vuole fare le cose perché vuole farle. E' quasi un dispiacere vedere quando anche lui si rende conto che non può continuare a fare il cretino e deve iniziare a dare una mano  a salvare il suo dannatissimo mondo.
Ci si scherza sopra, ma Mat, almeno fino all'ottavo libro, è il personaggio che leggo con più volentieri perché è il classico ragazzo farfallone che però ci tiene alle proprie ragazze. Fa il gradasso ma poi è il primo a correre in aiuto. E' forse il personaggio che più si evolve. Al contrario di Rand che è costretto ad accettare il proprio destino di drago rinato o Perrin che si adatta per dovere di difesa della propria patria e i propri sentimenti, Mat deve fare i conti principalmente con se stesso: questo a causa del suo essere incredibilmente curioso e pieno di se. Grande personaggio!

Se siete curiosi per qualche bella immagine sulla ruota del tempo potete consultare la mia board su Pinterest creata appositamente per questa fantastica serie:


domenica 29 aprile 2012

Esame di danese incoming

Nella mia vita una delle cose che ho odiato di più è sempre stato lo studio delle lingue. Mi ricordo ancora quando a fine liceo mi dissi le seguenti parole: "E ora ho finito questo liceo scientifico e inizierò la mia gloriosa carriera nel mondo della matematica. Posso dire finalmente addio alle lingue! Yeeeheee!!!".
Da allora ho fatto due corsi di lingua inglese (B1 e B2), due corsi di lingua tedesca (A1b e B2), un anno in Germania e ora che ho iniziato il dottorato in Danimarca ho iniziato il mio quindo corso, questa volta di danese (A1). Il mio presente "io" guarda con tenerezza al mio "io" passato in questo momento.
Così facendo questo martedì mi ritroverò a fare il mio primo esamucolo di danese con la speranzosa speranza di passare.
Gli argomenti scelti sono cinque: il riassunto di tre libri, la descrizione della propria famiglia e della musica. I tre libri scelti hanno il seguente titolo e la seguente trama:
  • Venskab: storia di due amici che vanno ad una festa. Il primo va a casa, il secondo va in città e trova la ragazza del primo che si diverte a rendere il cervo l'amico. Il secondo per due capitoli non sa come dire all'amico che ha più corna di rinoceronte quadricornuto e il primo fraintende l'amico credendo che il cornificatore sia proprio lui. Il primo quindi corre disperatamente dall'amata scoprendola con l'amante: deluso e amareggiato se ne va in spiaggia con l'amico.
  • Ægteskab: storia di coppia. Marito, Carsten, e moglie, Lena, stanno guardando la televisione quando la madre di Carsten chiama il figlio dicendo che vuole venire a vivere con loro. Lena non vuole ovviamente sua suocera in casa, ma il marito il giorno dopo va lo stesso a prendere sua mamma e portandola appresso. Lena, imbestialita come una bestia, decide di andare a dormire nel camper posizionato in garage. Nel frattempo nell'ordine la madre di Carsten entra in casa, si mette a guardare la televisione, impazzisce in uno scatto di arterioscleorosi, confonde Carsten per il marito, si addormenta e muore. Il giorno dopo, Carsten, che ha dormito con sua moglie in camper, trova sua madre morta. Compreso, con una calma da genocida hitleriano, va da Lena dicendo che ora può tornare in casa.
  • IKEA-skab: storia di due amici (ancora) che cercando la più faticosa delle imprese: montare un mobiletto IKEA. Ci passano due capitoli a cercare di montarlo, ci bevono sei-sette birre per capirci qualcosa e chiamano addirittura la vicina gnocca per capirci qualcosa (ovviamente senza successo). La vicina gnocca, però, guarda con occhi dolci l'amico del proprietario del tavolino che però è un timidone e non spiaccica parola. Il proprietario del tavolino preso da un'ubriaca gelosia decide quindi di prendere il mobiletto IKEA e di fare ciò che ogni uomo ha sempre desiderato fare coi mobili IKEA: prende accendino e gas e dà fuoco al tutto. La storia si conclude con un moraleggiante ritrovamento in fondo alla scatola dei pezzi mancanti per montare il mobiletto.
Tre storie strameravigliose che sento che vi hanno dato la gioia di vivere e di poter scoprire la bellezza della Danimarca.

Per allenarmi un'amica mi ha suggerito questo sito: http://www.memrise.com/home/ che effettivamente non è per niente male se volete imparare una lingua esistente (come il danese) o inesistente (come il Klingon).

Auguratemi buona fortuna per martedì! XD

sabato 28 aprile 2012

Remix U.N. Owen Was Her?



Era un caldo pomeriggio d'estate, il vento soffiava leggero e sentii il forte bisogno di andare a bere qualcosa.
Entrai in un bar che si trovava appresso nel folle tentativo di ordinare un chinotto e dissetare la mia sete. Purtroppo non riuscii nel mio proposito perché il pianista che era seduto di fronte al pianoforte a coda posizionato in fondo alla sala iniziò a suonare.
Le sue dita iniziarono subito molto rapide, ma niente mi avrebbe preparato per quello che sarebbe giunto in seguito perché il ritmo già incalzante dall'inizio continuò a crescere, crescere e crescere! Le note iniziarono ad uscire dallo strumento d'ebano sobbalzate da dite che da rapide diventavano un flusso di pazzia e illogicità.
Un insieme di accordi, semicrome e bemolli che continuavano ad aumentare di volume e pressione fino a che la lo stesso pianista non si poteva più riconoscere nel vortice di note che andava a formare. L'impressione era che se si fosse fermato in quel momento il piano avrebbe comunque continuato a suonare da solo. Forse era chiaro a tutti, forse era chiaro solo al pianista ma quest'ultimo fece l'unica cosa che poteva fare per bloccare quell'indiscriminato tono di melodie e saltò sul piano con tutto il corpo in una corale e devastante nota globale.
Devastante.


Qua si può trovare il pezzo semplificato e a quattro mani: http://ichigos.com/res/getfile.php?id=1507&type=pdf&token=43e0f65fa19829c2ba10cc1e04f6b147

La torre nera (giorno 2)

Secondo post dedicato all'iniziativa 30 libri per 30 giorni (non consecutivi) e la lista ci chiede: "La mia citazione preferita". Purtroppo non credo di avere una citazione preferita, però devo dire che la frase di apertura della Torre Nera di Stephen King ha il suo fascino.

L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì.

Questa frase è l'inizio della più grande saga del maestro dell'orrore. La torre nera: un'eptalogia (termine inesistente per indicare una serie di sette libri) e tre fumetti americani in cui si seguono le gesta dell'ultimo pistolero Roland Deschain e dei suoi due ka-tet (gruppi a cui si è legati più che da un senso d'amicizia).

Il primo libro "L'ultimo cavaliere" a mio parere è il più affascinante: ci si ritrova in un mondo post-apocalittico, ma c'è qualcosa che non va... non certo nell'ambientazione ma nel background. In tutto il libro c'è come qualcosa di stranamente malato, morente e stringente. "Certo!" mi starete dicendo: "E' un mondo post-apocalittico! E' ovvio che il tutto sia degradante." Ma io vi affermo di no... non è così. E' una situazione più macroscopica e che va a toccare livelli più ampi. Tale sentimento di devastazione che va oltre ai confini metafisici si amplia quando si conosce Jack Chambers, un  ragazzo del nostro mondo, non di quello di Roland Deshain e in cui il lettore capisce che forse c'è qualcosa di più nell'aldilà del medio-mondo. Un qualcosa che unisce la realtà di Roland con la nostra realtà.
Ma è nei libri a seguire che questo fatto s'ingrandisce, l'ingerenza del nostro mondo con quello di Roland si fa via via sempre più stringente, sempre più portante fino a rendersi conto che nell'universo delle realtà parallela ci sono miriadi di mondi ma solo alcuni sono portanti ed il nostro e quello di Roland sono fra questi.
La difesa della Torre, il richiamo del ka-tet dal nostro mondo, il passato di Roland, la caduta di Gilead, l'incidente stradale di Stephen King, la stessa torre nera, le miriadi di riferimento ai diversi libri dell'autore: Stephen King prende tutti questi elementi e li butta nel proprio calderone letterario. Il risultato che ne viene fuori è la saga della Torre Nera.

Il sapore di quest'opera?  Meh! Non il più gustoso. Purtroppo, a mio parere, le mille geniali idee usate in questa eptalogia non sono usate proprio nel modo più omogeneo. Sarà che la storia si sviluppa in trentadue anni di vita di Stephen King, sarà che diventa sempre di più autoreferenziale, sarà che forse lo stesso Stephen King non sapeva più che pesci pigliare, ma i sette libri a mio parere mancano di coesione. Per rendervi conto vi faccio una proprio brevissimo riassunto per ciascuno dei libri. Sono costretto ad aggiungere il commento "brevissimo" per non spoilearvi (rivelarvi) una trama che in fondo è comunque ben congegnata.
  • Il primo libro "L'ultimo cavaliere" è un libro di mistero e fascino: si costruisce il personaggio di Roland Deschain e la figura dell'uomo in nero. Una lunga caccia all'uomo attraverso il deserto prima e il medio-mondo dopo.
  • Il secondo libro "La chiamata dei tre" è quello della malattia e della connessione col nostro mondo. Roland si ritrova a combattere fra la vita e la morte e il dovere di chiamare a se il suo ka-tet formato da Eddie, un tossicodipendente, e da Susannah, una donna in sedie a rotella schizofrenica.
  • Il terzo libro "Terre desolate" prosegue il viaggio di Roland all'interno del medio-mondo ma alla malattia si sostituisce la pazzia. Ma è una pazzia dovuta ad una forte incongruenza, un terribile errore capitato nel primo libro. Ancora una volta l'elemento risolutore viene condotto al nostro mondo.
  • Il quarto libro "La sfera del buio" ci fa scoprire parte del passato di Roland e come il suo vecchio ka-tet ha cercato di salvare parte del proprio mondo e l'amata di Roland, Susan. Questo è l'unico libro in cui si parla del passato di Roland, un vero peccato visto il background scenografico che viene costruito. Per gli altri brani, tra cui la caduta di Gilead, bisogna recuperarsi i fumetti.
  • Il quinto libro "I lupi della Calla" il nuovo ka-tet di Roland si ritrova ad affrontare un pericolo che sta per attaccare un paesino. In esso trovano anche un altro personaggio caro a Stephen King, Padre Callahan che mostra loro una delle sfere magiche ancora esistenti. La più potente: la tredici nera. Le problematiche però non si fermano qua e vanno anche a coinvolgere Susannah, una dei membri del ka-tet, apparentemente incinta.  E' un libro di guerra e conflitti, ma anche di citazioni e viaggi nell'altro mondo. 
  • Il sesto libro "La canzone di Susannah" il racconto si trasforma ancora, buttandosi sulla rigidità di commercio e difesa della torre da un verso e dalla lotta contro il male dall'altro. Un groviglio che porta al paradosso in cui c'è L'incontro! Qual è l'incontro sarebbe fonte di troppo spoiler.
  • Il settimo libro "La torre nera" è la conclusione di quest'opera. Un finale forse un po' ovvio arrivati alla fine? Forse un po' troppo tirato? Forse deludente? Sinceramente non saprei... so soltanto che ci si aspettava dannatamente di più dopo una saga di più. Dannatamente di più. 
Chi è un fan di Stepheh King ha l'obbligo morale di leggersi quest'opera la quale è un'imprescindibile serie che ricollega molti degli scritti del maestro dell'orrore (soprattutto "Le notti di Salem") . Per tutti gli altri può essere una serie piacevole, ma non aspettatevi il capolavoro dei capolavori.


venerdì 27 aprile 2012

Al mio professore di geometria

Oggi è morto Vigna Suria, il mio vecchio professore di geometria uno, due e tre del primo anno (più qualche lezione del percorso d'eccellenza) a causa di una complicazione di trapianto di midollo. Vigna Suria è stato uno dei miei primi professori insieme a Sisto Baldo (Analisi uno e due) e Dalba (Fisica uno e due).
Anche se il mio punto di riferimento del primo semestre è stato il buon Sisto, Vigna è stato il mio apri pista per il mondo della matematica. Credo che chi lo ha avuto come professore non ci metta molto per potersi ricordare uno o più aneddoti sulle sue lezioni, non solo perché era un ottimo professore, ma anche perché con le sue metafore seguire i suoi corsi non è mai stato noioso. Al massimo qualche volta pericoloso se ti beccava a non seguire: era un docente giusto, ma severo che richiedeva la costante concentrazione dei propri studenti. Una delle cose che più lo contraddistingueva era il fatto che ci teneva parecchio ai suoi novelli studenti tanto che era da parecchi anni che si prenotava per tenere i corsi del primo anno. Aveva persino già prenotato la classe per il prossimo anno accademico. Mi mancherà come professore, veramente.

Mi ricordo la prima lezione: una strana metafora della matematica.
Un caldo giorno d'autunno e noi, poveri studenti di matematica e fisica del primo anno, naufraghi da un'adolescenza appena finita, ci siamo appena ritrovati insieme su di un'isola selvaggia circondati dal grande mare della logica. Di fronte a noi, la foresta e tre grandi picchi: la montagna della geometria, la vetta dell'analisi e il superbo colle dell'algebra. Ma noi siamo studenti ancora inesperti. Stanchi per essere giunti fin lì. Sappiamo a malapena camminare sulla sabbia che scotta. Poche speranze per sopravvivere... forse nessuna. Ma è lì che arriva un abitante dell'isola. Si presenta: è Vigna Suria e ci guiderà nei primi passi dell'esplorazione di quest'isola. 
Forse ad un lettore che non ha frequentato il corso geometria uno e due, questo discorso potrà sembrare strano ma vi posso giurare che la metafora è proprio questa e non si è fermata qua visto che, per esempio, nell'esplorazione dell'isola, il buon Pino ci hanno fatto addirittura volare col deltaplano da una montagna all'altra.
Mi ricordo ancora le maledizioni per passare per quel dannato ruscello spartiacque fra la collina delle applicazioni lineari e quella delle matrici. Che fatica!

Lezioni, quindi, intense che spaziavano dalle definizioni di spazi vettoriali a metafore sul trombone ("Perché ragazzi, se non sapete suonare il trombone è inutile che continuate a suonarlo!"), da teoremi spettrali a strane storie sulla sua cavalla (più intelligente di certi studenti di telecomunicazioni) (doveroso link ad Olga: http://alpha.science.unitn.it/~vigna/olgastory.html ), da discussioni sull'importanza dei simboli a interessanti spiegazioni sulle parole ("materassabile").
Sarò distante, ma so che mi mancherà anche solo l'idea di non poter girare più per la facoltà di matematica a Trento e non vedere il suo andirivieni serio con la sua capigliatura strabianca.

Ma la lezione è finita, ad eccezione forse per qualche persona dalle mille domande.
Un  ringraziamento per il buon Vigna. Grazie.



mercoledì 25 aprile 2012

I miei occhiali mi odiano

Stanchezza post meeting annuale del mio dipartimento in un hotel a quattro stelle presso Hobro? Soddisfazione per essere tornato da pochi minuti dalla biblioteca centrale di Aalborg dove ho potuto suonare il pianoforte? Preparazione mentale per andare a ballare dopo le dieci in centro? Qual è il sentimento che dovrei provare in questo momento?

E la risposta è frustrazione!
No no... calmi calmi! Niente di profondamente psicologico e di dannatamente sentimentale. La cosa è più semplice e nel contempo più ossessivamente fastidiosa.
Sto parlando della dannazione che molti miopi, presbiti, astigmatici e chi altri, possono conoscere: gli occhiali!
Solitamente non ho grandi rogne: indosso i miei occhiali, che anche mi piacciono, e vado tranquillo per la  mia strada con la convinzione che sono miope ma in fondo il mondo è bello!
E invece NO! Non è che ti chini un secondo per allacciarti le scarpe e "Blam!", gli occhiali decidono di darsi al bungee-jumping senza elastico buttandosi dalla folla altezza di quasi due metri? Il cadere per terra sotto al coro di mille parole angeliche e gioiose è il destino fatale della gravità della situazione: cosa che non sarebbe gravissima vista l'estrema esperienza di voli pindarici accumulati dai miei occhiali, se non fosse che in un punto si sono anche leggermente rotti. Fortunatamente la piccola crepa sul lato dell'occhiale non nuoce alla vista, ma, quando diventano scuri (essendo i miei occhiali fotosensibili), tale crepa non cambia colore lasciando un non simpatico effetto brillantino. Damn!

Attori che interpretano i miei occhiali
nel loro sprezzante istinto di libertà.
Sarebbe bello che finisse qua, giusto? Giusto? No... sbagliato! Perché la serata dopo, che sembra una tranquilla notte all'insegna di un post-salsa come un'altra, si trasforma in un tragico dramma (o in una drammatica tragedia... a scelta). Vado in bagno, appoggio gli occhiali sulla mensolina sovrastante il lavello, iniziò a lavarmi i denti tranquillo tranquillo, finisco di lavarmi i denti, prendo in mano gli occhiali e... e...
E la stanghetta destra degli occhiali, grazie ad un fantastico effetto leva, decide di suicidarsi. Così! Sui due piedi! Senza nemmeno lasciarmi una lettera di avvertimento in cui saluta con affetto la compagna di sinistra. Un banale "Tak!" e io rimango a bocca aperta a rimirare l'inevitabile di un grido contro il destino, il karma, la casualità e qualsiasi altra cosa che può aver provocato un simile danno.

Senza stanghetta è arduo portarsi gli occhiali addosso e così mi sono ritrovato a tornare, dopo anni, nel fantastico mondo della low resolution. Ove tutti gli oggetti sembrano soffrire uno strano effetto Doppler visivo e sembra di stare in una situazione continua di fotografia sfuocata. Ed è così che la solita passeggiata appartamento - fermata del bus è diventata un viaggio al limite dell'onirico; con ombre da sogno che diventavano reali pian piano che si avvicinavano dal sottoscritto per poi tornare nel loro ambiente utopico.

Ho passato una mattinata da miope, ma per ora si è riuscito a rimediare in qualche modo grazie all'uso chirurgico del sacro scotch sulla parte amputata. Prossimamente dovrò passare dall'ottico per vedere di sistemare in maniera meno ortodossa al danno! Nuovi occhiali in arrivo? Gli esperti dicono "Probabilmente si!".



martedì 24 aprile 2012

Le idi di Marzo (giorno 1)

Inizia l'iniziativa iniziata all'inizio degli inizi. Trenta libri per trenta giorni e dalla mia lista si inizia subito alla grande col mio libro preferito. Direi che vado sul sicuro se affermo che questo libro è...

Rullo di tamburo...

Un po' di ansia...

Ancora un po' di suspence...

Ci siamo quasi...

"Le idi di Marzo" della McCullough (cosa che probabilmente avevate già intuito dall'immagine qua a lato, ma vabbè). Un libro splendido che ripercorre non solo gli ultimi giorni di Cesare, ma anche i complotti dei repubblicani, l'astio di Catone, l'ascesa di Ottaviano, il crollo di Pompeo e il tradimento di Bruto. L'autrice non solo riesce a ricreare il mondo romano con cura e attenzione, ma ci fa addirittura perdere nei meandri della politica dell'Urbe. Nomi su nomi, personaggi che crescono ed evolvono, un mondo che va dalla Spagna al vicino Oriente: leggendo questo libro ci si meraviglia come l'autrice abbia studiato accuratamente l'era di Catone e Cicerone, intessendo un'ambientazione eguagliata forse soltanto da libri come "La ruota del tempo" di Jordan o il "Silmarillion" di Tolkien.

E' un libro per tutti? E qua ci sta un secco no. E' un malloppo di oltre novecento pagine, settimo di una collana di otto libri, stracolmo di nomi, fatti storici ed avvenimenti. Chi non ama la letteratura storica, chi non si prende la briga di iniziare la collana dal primo libro, chi semplicemente non può sopportare libri troppo grossi, purtroppo si perde, a mio parere, uno splendido lavoro di narrazione storica. Ma comprendo la fatica... leggersi otto libri di oltre ottocento pagine cadauno non è da tutti.

Visto che ho accennato del fatto che si tratta di una collana di otto libri, mi sento in dovere di presentarli almeno brevemente.

  • "I giorni del potere": i due protagonisti di questo libro sono Mario e Silla. Due uomini carismatici che lottano per il potere e il desiderio di essere i "primi" a Roma. Due persone completamente antitetiche ma con obbiettivi comuni in una città che è divenuta ormai il centro del mondo.
  • "I giorni della gloria": è il seguito del primo libro con ancora Mario e Silla. Ma questa volta c'è lo scoppio della guerra civile e con i due personaggi sempre più in contrasto col crollo di Mario e l'ascea di Silla al potere.
  • "I favoriti della fortuna": Silla diventa dittatore cercando di portare ordine nella dissoluta Roma. Uno dei pochi che si opporrà sarà un uomo dal Piceno che diventerà Magno: Pompeo. Ma nel contempo anche Cesare comincia ad apparire all'orizzonte.
  • "Le donne di Cesare": inizia veramente l'era di Cesare: in una lotta nel foro fra un novello Augusto, un imponente Cicerone e un angusto Catone. Una roma repubblicana spaventata dall'ascesa di troppi uomini che possono diventare dittatori o, peggio, re.
  • "Cesare, il genio e la passione": Cesare va a compiere la sua più grande impresa e conquista la Gallia in un crescendo di gloria e trionfi. Ma la storia, come sapete, non è magnanima con Cesare ed è qua che giunge il passaggio del Rubicone, la guerra civile e lo scontro coi repubblicani.
  • "Le idi di marzo": il libro qua descritto. La storia ci è testimone: la fine dei repubblicani non è la fine della guerra civile. La morte di Cesare, il secondo di triumvirato fra Ottaviano, Marco Antonio e Lepido. la guerra contro Bruto e Cassio. 
  • "Cleopatra": l'ultimo libro della saga. Le ambizioni di Ottaviano crescono, quelle di Marco Antonio pure. Ma mentre Ottaviano è padrone arrogante di se stesso, Marco Antonio crolla schiavo di una Cleopatra troppo orientale per il popolo romano. Il libro forse più debole della saga, ma comunque una degna conclusione dell'epopea romana.

Spero di aver portato interesse alla lettura di questa splendida collana di libri. Non fatevi spaventare dal numero immane di pagine ed entrate nel mondo dell'antica Urbe. 

domenica 22 aprile 2012

Spartiti musicali

Mi sono messo alla ricerca di qualche spartito musicale non troppo complesso da stampare a provare a suonare con facilità in questi territori alborghini.

Per ora mi sono trovato lo spartito di Game of Thrones qua: https://rapidshare.com/files/2605390078/Game_Of_Thrones_-_Main_Title_Piano.pdf
che però non credo che riuscirò mai a suonare come questo pianista. XD


Poi mi sono trovato lo spartito di Dragonborn, Skyrim qua: http://www.mediafire.com/?xidmo9ka7wb6j4u
che qua potete sentire suonato dallo stesso pianista di sopra.


Cercando ancora, ho trovato pure una versione semplificata della canzone di Ameliè: http://tiersen.vladtepesdrac.com/sheetmusic/2001a/lautreamelie.pdf
che forse sarà un po' semplice ma intanto se riesco a suonarla come il seguente pianista sarei già felice.


Ed infine mi sono trovato un pacchetto di spartiti dalla descrizione musicale di questo musicista che qua reinterpreta la colonna sonora di Harry Potter.


Tutti questi pianisti hanno il vantaggio di suonare un fortepiano ben sistemato, di poter suonare quando vogliono e poi sono professionisti. Personalmente posso solo suonare qualche volta due piani a coda scordati posizionati in mensa o in libreria e non sono granché. Però ci provo quindi non so a che livello giungerò con tali spartiti, ma almeno mi sono trovato una piccola collezione di brani musicali da provare e di ciò sono contento.
Se trovate qualche link da consigliarmi per scaricare spartiti non temete a scrivere nei commenti o a contattarmi in qualche modo. Grazie in anticipo.




30 libri per 30 giorni

Girando per la rete ho trovato questa simpatica iniziativa in cui bisogna elencare 30 libri, uno per ogni giorno del mese. Ma prima di dare l'elenco di questi libri, mi vogliate scusare, una piccola presentazione di come sono io come lettore (cosa che potete opportunamente saltare andando subito dopo il link ipertestuale)

Personalmente non sono un grandissimo lettore: vado avanti a serie e tendo a scegliere libri di grosso spessore motivo per cui, per tipo sei mesi, mi ritrovo ad andare in giro con mattoni narrativi che trattano della stessa tematica. Per intenderci ho passato il periodo di Stephen King, leggendomi tutti i libri della serie della "Torre nera" o il periodo Frank Hebert in cui mi sono ritrovato a portarmi i sei libroni della serie "Dune". O ancora il periodo Colleen McCullough in cui sono caduto nel mondo storico de "I signori di Roma". Quindi non moltissimi libri, ma lunghi e che si sviluppano in serie di più volumi in maniera tale che l'identificazione e l'immersione dentro ai racconti possa essere diluita nel tempo e assaporata in molti dei suoi aspetti caratteristici. Vivere l'ambiente, conoscere i personaggi, capire le interazioni sociali creati dall'autore sono le cose che mi portano ad appassionarmi ad una serie narrativa completa. Quindi niente mattoni filosofici, niente libri sulla ricerca della felicità, pochi libri politici ma tanta TANTA narrativa.

Parte della mia libreria da Anobii
Per tenere ordine dei miei pensieri e delle mie letture mi sono iscritto al social network Anobii: è una community dedicata ai libri (narrativi, fumetti, probabilmente anche accademici). Si può creare una propria collezione e fare amicizie con altri lettori condividendo le librerie altrui. Personalmente lo ritengo un buon metodo per scoprire libri nuovi e tenere catalogati con criterio i brani letti finora.
Se siete interessati trovate il link alla mia libreria nella colonna di sinistra (il simbolo con le due "i") oppure se volete dare un'occhiata generale potete cliccare sul seguente link:


Ed ecco, finalmente, il momento che tutti voi stavate aspettando ovvero la lista che spiegherò e mini-recensirò nei prossimi 30 giorni (non tutti di fila probabilmente). 
  1. Il tuo libro preferito.
  2. La tua citazione preferita.
  3. Il tuo personaggio preferito di un libro che hai letto.
  4. Il libro più brutto che tu abbia mai letto.
  5. Il libro più lungo che tu abbia mai letto.
  6. Il libro più corto che abbia mai letto.
  7. Il libro che ti descrive.
  8. Un libro che consiglieresti.
  9. Un libro che ti ha fatto crescere.
  10. Un libro del tuo autore preferito.
  11. Un libro che prima amavi e che ora odi.
  12. Un libro che non ti stancherai mai di rileggere.
  13. Il libro che in questo momento hai sulla scrivania.
  14. Il libro che stai leggendo in questo periodo.
  15. Apri il primo libro che ti capita tra le mani ad una pagina a caso e inserisci la prima frase che ti salta agli occhi.
  16. La tua copertina preferita.
  17. Il personaggio con cui ti vorresti scambiare di posto per un giorno.
  18. Il primo libro che hai letto.
  19. Un libro il cui film ti ha deluso.
  20. Un libro dove hai ritrovato un personaggio che ti rappresentasse.
  21. Un libro che ti ha consigliato una persona importante per te.
  22. Un libro che hai letto da piccolo.
  23. Un libro che credevi fosse come la gente ne parlava e invece sei rimasto o deluso o colpito.
  24. Il libro che ti fa fuggire dal mondo.
  25. Un libro che hai scoperto da poco.
  26. Un libro che conosci da sempre.
  27. Un libro che vorresti aver scritto.
  28. Un libro che farai leggere ai tuoi figli.
  29. Un libro che devi ancora leggere.
  30. Un libro che mi ha commosso.

Ce la farò? Avrò soprattutto letto abbastanza libri per completare pienamente questa lista? 
La parola ai posteri.


sabato 21 aprile 2012

Pulsanti di sharing

Un po' perché mi ci sono dannato quasi tutto il pomeriggio, un po' perché tutti i consigli che ho trovato sui vari blog mi sono sembrati complicati e terribili, un po' perché sono certo che potrei dimenticarmelo, preferisco scrivere questo nuovo post nel mio blog e, per favore, scusatemi se è ben il terzo post in questa giornata (sarà anche un po' l'euforia del momento).



Il problema sostanziale è stato questo: come mettere efficacemente i pulsanti "Like", "+1" e "Tweet" affinché fossero visibili da quasi tutti i comuni mortali. Ho cercato un po' sui vari blog e i risultati sono sempre stati dei terribili, noiosi e macchinosi arzigogoli di giochi di codice html e java. A suo tempo, nel blog Immersion, ce l'avevo fatta, ma sostanzialmente non mi andava di ributtarmi ancora a capofitto nella ricerca di comprensione di qualcosa di troppo informatico.


Posso dire di essere stato fortunato perché sono incappato in AddThis.com di cui riporto il link a centro pagina per gli interessati:


Inserire i pulsanti "Like", "+1" e "Tweet" a quel punto è stato semplicissimo. E' bastato nell'ordine:
  1. Cliccare sopra su "Features";
  2. Premere "Sharing Tools" nella seconda barra;
  3. Premere l'iper-pulsante "Get Sharing Tools";
  4. Rifiutare la registrazione (ma se volete registrarvi penso che non ci sia niente di male);
  5. Selezionare "Blogger" fra i pallini a sinistra;
  6. Selezionare lo stile fra i pallini a sinistra in basso (io ho scelto il terzo stile);
  7. Cliccare il giga-pulsante "Install Blogger Widget";
  8. Insistere cliccando ancora il giga-pulsante  "Install Blogger Widget";
  9. Selezionare il blog e il titolo del widget;
  10. Cliccare "Aggiungere Widget".
Ora dovreste avere il widget corrispondente e i pulsanti a fondo post; se non ce l'avete chiedo scusa per la cattiva spiegazione. XD
Personalmente ho avuto un problema estetico: con i pulsanti a fondo post veniva un brutto effetto di fine post attaccato con le ultime parole. Per ovviare al problema sono tornato ad implementare il mio chiudi-post di Inuyasha che beve il thè spostato sulla destra.

Spero di essere stato utile.


The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore


Mi è stato segnalato questo splendido cortometraggio. Grazie ad una graziosa (non superba) colonna sonora si passa in una trama che mostra come la lettura non solo permette di volare di fantasia, ma è proprio fonte di vita e calore umano. Il gioco di bianchi e neri, di colore, di vita che sembra spazzata via dall'uragano della routine sembra spezzarsi nel mondo della lettura è una buona metafora di chi è troppo legato alla realtà e di chi in fondo ha dato delle tinte differenti alla propria esistenze. Il film ci insegna che la lettura è un fantastico stile di vita che non può essere solo vissuto, ma che richiede da noi anche cura, tempo e volontà. Il salvare un libro può infatti procurarci l'apertura di un nuovo mondo (da come si può comprendere nella scena del vecchio libro).

Personalmente sono un amante dell'e-reader, ma la lettura che si sprigiona tramite le frasi lette esiste e sussiste ancora.

Splendido cortometraggio, veramente. Ho sorriso più di una volta!


Pulizie epic-metal!

Oggi è stata giornata di pulizie: una lotta epico-cavalleresca contro sporco, polvere, incrostazioni e disordine. Con forza e coraggio, volontà e la potenza dell'epic-metal però mi sono fatto (e mi sto facendo) strada nel duro e distante obiettivo di una camera pulita.

Tralasciando queste pulizie di primavera: voglio condividere con voi la scaletta di musica che l'accoppiata Spotify - Filtr mi hanno proposto fornendo i gruppi: "Rhapsody of Fire", "Avantasia" e "Stratovarius".


Link apribile solamente da chi usa Spotify.


A mio parere molti sono gruppi degni di nota, si spazia abbastanza andando dai tre gruppi citati sopra ai "Sonata Arctica", dai "Gamma Ray" ai "Blind Guardian", dai "Kamelot" ai "Shaman". E così via.
Tutte con sonorità metal di tutto rispetto.

Spero che l'ascolto di questa playlist, se vi piace l'epic-metal, possa essere di vostro gusto. A me ha fatto pulire la camera in maniera gloriosa.


Per chi vuole la scaletta della playlist, ecco qua:


Avantasia – Farewell
Edguy – Superheroes
Masterplan – Spirit Never Die
Gamma Ray – Send Me A Sign
Kamelot – When The Lights Are Down
Hammerfall – Last Man Standing
Helloween – Perfect Gentleman
Sonata Arctica – Shy
Freedom Call – Warriors
Stratovarius – Hunting High And Low
Death Destruction – Fuck Yeah
Angra – Arising Thunder
Blind Guardian – The Bard's Song - In The Forest
Revolution Renaissance – I Did It My Way
Rhapsody Of Fire – From Chaos To Eternity
Aina – Two Questions
Shaman – Fairy Tale
Jorn – I Walk Alone
Shaman's Harvest – Dragonfly
Ayreon – Comatose
Allen Lande – Master Of Sorrow
Rhapsody – Dawn Of Victory
Gamma Ray – All You Need To Know
Cain's Offering – Oceans Of Regret
Power Quest – Find My Heaven
Place Vendome – My Guardian Angel
Symfonia – Fields Of Avalon
Elvenking – The Divided Heart

venerdì 20 aprile 2012

Introduzione, se così possiamo dire!

E siamo a tre! Mi duole quasi a dire questo numero: ma: tre!
E' il terzo tentativo di blog che cerco di fare... mea culpa! Mea grandissima culpa!
Però a mia discolpa voglio scagliare una freccia affermando che gli altri due blog erano monotematici: il primo per parlare del mio Erasmus in Germania (smesso dopo tre post in croce travolto dall'Erasmus), il secondo, invece, era sorto per sfogare il mio istinto di scrittore (anch'esso travolto dopo tre post travolto dal PhD danese).

Questo blog nasce con pretese meno ambiziose, niente promesse di aggiornamento costante, niente giuramenti di un blog monotematico, alcuna formula di fede di mantenere un qualche senso di logica. Questo blog, dal fantastico titolo "Elevato alla centotrentaquattrottesima" sorge, si evolve e si struggerà nella mia volontà di scrivere quello che voglio, quando voglio e se lo voglio. Un piccolo diario comunitario che però credo possa interessare in qualche modo anche al lettore occasionale.

Che cosa grosso modo dovrei postare se troverò tempo, pazienza, denaro e quant'altro? Qua forse ci può stare un piccolo elenco:

  • fatti di vita quotidiana: della serie "Perché un italiano, ritrovatosi a fare il PhD (dottorato) in Danimarca, alterna un corso di salsa alla possibilità di andare a suonare il piano in mezzo ad una biblioteca?"
  • piccoli trucchi col computer: quali estensioni mettere su Chrome? Cosa installare su Android? Quali sono i blog più interessanti? 
  • racconti passati e, forse, futuri: ho un passato di scrittore in erba abbastanza lungo. Ho scribacchiato un po' di tutto e mi sono ritrovato a migliorare il mio stile. Mi piacerebbe pubblicare qualcosa ogni tanto così per rompere un po' le scatole a chi si aspetta l'ennesimo consiglio informatico;
  • recensioni di film, fumetti, libri, canzoni: mi piace condividere qualcosa che mi piace, se trovo il tempo non mi spiacerebbe mettere qualcosina;
  • varie ed eventuali: così mi riprometto di poter inserire qualsiasi cosa in qualsiasi momento e in qualsiasi spirito mi senta. 

Spero che questo blog possa risultare interessante! Auguro a tutti buona lettura! 

Stefano "Mvesim" Martin