martedì 11 marzo 2014

Il giudizio del parlamento

Capitolo dell'11 Marzo 2013

Il giudizio del parlamento

Era stato un "No" deciso quello che l'ala tradizionale aveva comunicato alla maggioranza. Ciononostante il capo parlamentare Ermando Regards non aveva demorso e alla fin fine, con un'esaltazione degna di un gladiatore, era riuscito a spuntarla e a convincere tutte le altre fazioni parlamentari. "Il movimento alto", "Il partito del popolo", "Il nuovo Rosso" e, persino il partito delle regioni montanare, "La Stella d'Argento" avevano votato compatti per l'approvazione del nuovo decreto. La Repubblica Unita aboliva la ricerca per la magia nera ed entrava, come molti degli altri paesi del continente, nell'era dell'ingegneria impulsiva.
Ermando Regards, promotore di questa legge, ne era orgoglioso. Seduto con un completo rossastro e il suo ormai celebre cilindro con piuma, stava ricevendo i complimenti dai vari esponenti politici: la stampa non avrebbe mancato a rimarcare chi stringeva e chi scansava la mano del "Diavolo con la piuma". Regards, non apprezzava quel soprannome appioppatogli dai giornali tradizionalisti, come "L'Eco dell'Est", anche se la sua preferenza per i vestiti rossastri e i suoi baffi a punta, gli donavano una certa aria infernale. Mentre si stava per alzare, gli si avvicinò il suo collega Marag Wellington: aveva una piccola montatura d'occhiali che pendeva dal setto nasale, dietro di essi occhi attenti sorridevano ad Ermando.
"Congratulazioni collega Ermando! Sono sicuro che le università impulsive saranno contente di questo risultato." 
"Sciocchezze Marag, era una questione di vitale importanza se si vuole mantenere il dominio economico della zona. Devono avere perso parecchi soldi quelli del "Movimento alto" per aver approvato la nostra risoluzione in così poche sedute."
"Lei tende sempre a minimizzare. Qua bisogna celebrare con una cena di festeggiamento, contatterò subito la segreteria centrale che predisponga al più presto tale evento."
"Non è il caso che..." stava per ribattere Regards... parole spese al vento, visto che erano state rivolte alle spalle di un Marag in piena eccitazione pre-party. L'organizzazione di eventi pubblici esaltava Marag quanto annoiava Regards.

La campana di mezzogiorno giunse a proposito e, mentre i vari parlamentari iniziavano a sciamare al di fuori della stanza, il capo-parlamentare iniziò a dirigersi verso una piccola scala a chiocciola che conduceva verso la terrazza della torre del parlamento. Erano diversi gradini, ma la fatica valeva la pena: il gigantesco terrazzo, spesso adibito a feste, dava adito ad una delle più belle viste della capitale Scismi. Le diverse torri, simbolo della potenza di una famiglia o di un'altra, spiccavano orgogliose in tutta la città. Lunghi e numerosi fili neri, legati da una torre all'altra, collegavano le varie famiglie in un sistema di innovata tecnologia impulsiva. Proprio dieci di quei fili neri erano il motivo per cui Regards era giunto sul terrazzo. Il capo-parlamentare estrasse dal taschino una piccola capsula vuota, ci inserì un messaggio con riportata la vittoria politica della giornata addietro e quindi la chiudette con un tappo di sughero. Poco dopo si avvicinò alla corda dell'Università Tecnologica Immersiva, UTI, e la pizzicò con forza: passati alcuni secondi, percorrendo il filo un ragno meccanico giunse sul terrazzo parlamentare. Regards inserì la capsula in un pertugio del ragno e quindi ripizzicò la corda per rimandare la creatura meccanica dalla direzioni di partenza. Regards ripeté la stessa operazione con lo stesso messaggio con altre otto corde di università, aziende immersive e fazioni ingegneristiche. Quindi si predispose per mandare il decimo messaggio.

Essa non era stato trascritto in precedenza come gli altri: troppo rischioso portarsi in giro una comunicazione di quel tipo. Fosse caduto in mani sbagliate avrebbe potuto significare la fine politica del capo-parlamentare. Estrasse dal taschino interno della giacca una penna inchiostrata, un pezzo di carta e il libro "Il gioco della storia", sfogliò fino a pagina 56 e iniziò a scrivere. Il messaggio era breve, senza intestatario ed elaborato su una crittografia basato sulle parole del volume estratto. Esso diceva in breve: "Anche La Repubblica Unita è caduta. Portate avanti il piano prima che le Università si muovano." Il capo-parlamentare rilesse rapidamente il messaggio, più per incertezza che per ricontrollo. Poi scrollò in maniera brusca le spalle, come per scacciare via inutili rimpianti e pizzicò con forza la corda della Chiesa dei Bianchi. 

Mentre vedeva il ragno meccanico allontanarsi col messaggio crittografato, Regards si chiese con malinconia se "Diavolo con la piuma" non fosse, in fondo, un ottimo soprannome per se stesso.


domenica 9 marzo 2014

La grande bellezza - recensione


E' un chiacchiericcio continuo, insinuante e quasi delirante. Un persistente parlare inutile e sofferente ove sentimenti e idee, sogni e cambiamenti, morte e religione vengono appiattite in un gossip noioso e terribile. Lo sfondo del film di Sorrentino è Roma, ma fosse stato New York, Londra, Parigi, Amsterdam, Milano, Tokyo, Shanghai e così via, la trama sarebbe corsa via lo stesso. La stessa Internet avrebbe potuto essere un background adeguato. Tutti i posti borghesi, ove nasce la cultura, ci si innalza fino a diventare immensi e
poi si crolla nel giro di un giorno nell'anonimato, sarebbero stati scenari adeguati per "La grande bellezza". Ciononostante la capitale italiana, al contrario di tutti gli altri posti, ha un qualcosa in più da offrire che a tutte le altri grandi città (Internet incluso)  manca. Le città prima descritte possono avere arte e storia, cultura e mercato, politica e denaro, ma Roma ha anche la religione. Sorrentino usa questa sottigliezza in più per rimarcare allo spettatore che nulla è sacro, tutto è banale e non esistono risposte a parte quelle che si conosce già. Le domande nel film o sono banali, o non hanno risposte (il diario), o hanno risposte sciocche (le radici fanno bene), o non si vogliono sentire (le cure), o proprio non vengono proposte (le domande spirituali). A tali quesiti senza risposta fa di contrapposto una vita di feste. Jep si ritrova crudelmente protagonista in una vita fatta di scontata apparenza: sa che la vita in realtà non è questa, che ha più senso un bicchiere di vita la sera e poi un film alla televisione, ma non può farci niente perché è l'esistenza che ha scelto. Jep vive un'esistenza ove il "bla bla bla" è l'essenza di una decadenza che, in verità, non è mai esistita perché c'è sempre e solo stato "bla bla bla" dal suo arrivo a Roma.

Molte delle obiezioni che ho sentito a questo film affermano che esso è un'opera non per italiani. Se "Il Divo" era terribilmente italiano, "La grande bellezza" è un lungometraggio più preposto ad una realtà più internazionale, più Americana, più sociale. L'Oscar di Sorrentino è, per molti, un film lontano dall'essenza della penisola, dai sentimenti della gente. Io non mi trovo d'accordo con quest'analisi.
Per quanto confermo quanto già detto che questo film poteva essere ambientato in un'altra città occidentale, non mi sento di dire che questo film poteva essere concepito altrove. L'idea di chiacchiericcio bisbetico che c'è nel Bel Paese è un qualcosa che va oltre alla semplice monotonia informatica di San Francisco, capitalista di New York o romantica di Parigi. In Italia si è arrivati a banalizzare tutto: dalla cultura al calcio, dalla religione alla televisione, dalla musica all'arte, dall'economia ad, ovviamente, la politica ed è su questo humus sociale che il film di Sorrentino ha trovato radici ed è cresciuto fino a trovare l'Oscar.

Sarebbe bello, forse splendido, se la grande bellezza si accontentasse di banalizzare cose che gli italiani sanno già banali (spettacolo, politica, religione e mercato): ma il film va oltre. Sono i sentimenti delle persone che vengono appiattiti e resi insulsi: ci sono sprazzi di grande bellezza (l'amore per Ramona), ma subito dopo si ritorna brutalmente appiattiti ad una routine di feste e party. Lunghi trenini che non portano a nulla circondati da litigi sentimentali interessanti solo ad un sadico pubblico affamato di novità. A tutto ciò c'è sempre una via di fuga ma, come appare anche nel film, è equivalente a lasciarsi tutto indietro, salutare l'unico amico che conta e tornare al paesello.




"La grande bellezza" di Sorrentino è un gran film, possente e incredibile. Un lungometraggio ammaliante in cui tutti cambia rimanendo dannatamente uguale. Splendido ma non per tutti.


lunedì 3 marzo 2014

Recensione dei primi due libri di Qiu Xiaolong

Dopo aver finito di leggere i libri usciti dell'epopea "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" (letti tutti rigorosamente in inglese), ho virato completamente la mia nave di lettura dirigendomi verso il ramo investigativo. Conseguenza di un regalo di Natale di una zia lontana mi sono così ritrovato a leggere, in italiano, "La misteriosa morte della compagna Guan" e, in inglese, "A loyal character dancer", entrambi di Qiu Xiaolong.

I libri fanno parte di una collana di storie gialle con protagonista l'ispettore capo Chen Cao in una Cina da inizio anni Novanta. Il background è interessante e, nel contempo, non stereotipato: la Cina comunista è appena stata scossa da piazza Tienanmen e inizia a vivere i forti impulsi capitalistici che la porteranno ad essere la potenza economica che è attualmente. E' un background che alterna il forte squilibrio sociale fra le persone di potere e la povera gente che deve arrangiarsi per sbarcare il lunario o per lo meno sopravvivere.

Nel primo libro Qiu Xialong alterna due storie principali: una la vita principale di Chen Cao, poeta ritrovatosi a diventare ispettore di polizia, l'altra l'investigazione da parte di Cao e Yu dell'assassinio  di una donna. Ciononostante, i temi principali dell'opera sono la politica e il cibo. Tutto in Cina sembra essere deciso dagli organi politici, lo stesso finale è talmente (e dittatorialmente) politico da spaventare. L'unica cosa che sembra sfuggire, in qualche modo, dal controllo governativo è il cibo ed è per questo che per tutto il libro sembra di ritrovarsi continuamente in un banchetto.

Nel secondo, l'autore si concentra molto meno sulla vita dell'ispettore capo dando invece maggiore attenzione all'investigazione congiunta fra Cina e Stati Uniti per il ritrovamento della compagna Wen. E' apparentemente una corsa contro il tempo ove la triade e la politica si legano insieme per cercare di sbarrare la strada a Chen Cao e all'investigatrice Rohn. Il tema della corruzione e dei problemi mafiosi sono l'emblema di questo libro portando, anche qua, ad una conclusione ottima ma che lascia l'amaro in bocca.

Entrambi i libri, a mio parere, sono ottimi e, avendo una ragazza cinese che mi narra storie simili, hanno un background realistico. Talvolta troppo. Nonostante tutto non sono riuscito ad affezionarmi a Chen Cao. Appare troppo come un alter-ego di Qiu Xiaolong, una specie di risposta alla domanda "cosa mi sarebbe successo se non fossi andato negli Stati Uniti e fossi rimasto in Cina?". Il personaggio è interessante, ma talvolta troppo fortunato, troppo di alto livello (ha amici di alto lignaggio) ed è troppo acculturato (è un poeta) per creare una forte empatia per un lettore occasionale come il sottoscritto. Al contrario l'investigatore Yu, collega di Cao, è molto più cinese dell'ispettore capo: si lamenta della corruzione in perfetto stile italiano ("Tutti i politici sono corrotti!"), desidera una vita migliore per se e per la propria famiglia ed è una persona intelligente ma sfortunata. Provare compassione e umanità per Yu l'ho trovato più semplice e apprezzabile.

Consiglio fortemente la lettura: sono entrambi libri avvincenti e che si leggono con piacere. Se poi si apprezza in qualche modo la cultura cinese, entrambi i volumi sono uno spaccato alternativo e curioso di tutta la vita a Shanghai. Entrambi ottimi libri!

PS: Menzione d'onore alla traduzione per il "glutammato di sodio" fra i cibi mangiati. XD



domenica 2 marzo 2014

Ucraina bollente

L'autore non è un giornalista e soprattutto non pretende di essere una fonte d'informazione quanto un incentivo per il lettore ad informarsi. Dopo questa riassicurazione direi che possiamo cercare di sintetizzare in qualche punto la situazione ucraina.

L'Ucraina attualmente è di per se divisa in tre (forse più grandi fazioni), una fazione d'annessione alla Russia (cosa che sta accadendo in Crimea), una fazione filo-russa (che vuole mantenersi indipendente dall'ex URSS ma stare sotto all'ala protettrice ex-zarista) e una fazione pro-europeista (che è quella che ha iniziato i movimenti ribelli a Kiev). Questa ripartizione è visibilmente chiara dalle mappe fornite da Corriere.it ( link ) o da Linkiesta.it ( link )
"Fuck the EU!"
Come on USA! Qua stavamo cercando
di parlare del destino ucraino.
Un'ulteriore divisione è a livello internazionale, ove, diplomaticamente e militarmente, l'Ucraina è dibattuta dai
maggiori enti pacifisti del mondo: da una parte il nobel della pace (2009) Barack Obama, da un'altra parte un altro nobel della pace (2012) l'Unione Europea e non ultima, lo stato che ha organizzato l'evento più emblema di pace del momento (Olimpiadi Invernali a Sochi 2013), la Russia.

Da scontro di stato si sta quindi pian piano proseguendo a scontro internazionale, ma come si sta arrivando a tutto ciò? Senza cercare di andare in profondità proverò a fare un sunto della situazione prendendo come spunto una delle fonti più interessanti. Essa è una serie di slide dove viene illustrata l'attuale situazione: link
Qua mi limito a riportare le date e i fatti salienti.

  • 23 Novembre 2013: il presidente Yanukovich rifiuta di firmare un trattato della UE. Diverse proteste in tutta l'Ucraina.
  • 30 Novembre 2013: le unità "Berkuts" disperdono i protestanti picchiando donne e studenti. Proteste a Kiev.
  • 8 Dicembre 2013: nessuna reazione governativa. Il presidente ucraino si comporta come se nulla fosse accaduto. Circa un milione di persone protestano a Kiev, migliaia in altre città.
  • Dicembre 2013: alcuni protestanti vengono arrestati. Dei protestanti occupano gli edifici amministrativi a Kiev.
  • 16 Gennaio 2014: passano in parlamento 20 leggi anti-democratiche: chi protesta rischi 15 anni di prigione, chi indossa un elmetto può essere picchiato dalla polizia. Aumento delle proteste.
Fino a qua ci sono stati 2 morti e oltre 15 dispersi.
  • Notte 23 Gennaio 2014: violenta azione della polizia per risistemare l'ordine. Oltre 150 poliziotti feriti, oltre 1500 persone ferite, 4 morti, oltre 15 persone arrestate.
  • Pomeriggio 25 Gennaio 2014: iniziano manifestazioni nel mondo in relazione all'Ucraina. In Europa viene enfatizzata l'azione pro-Europeista del movimento, in Russia viene dato onore all'azione onorale delle unità "Berkuts" e filo-naziste
  • Pomeriggio 26 Gennaio 2014: Yanukovich propone posizione di ruolo a due leader dell'opposizione. L'opposizione rifiuta richiedendo le dimissioni del presidente ucraino. Alcuni leader cercano di stemperare la situazione dissociandosi da Yanikovich.
  • Mattina 27 Gennaio 2014: le proteste continuano. Ci sono vittime uccise per essere considerate "estremiste". Si inizia ad intravedere infiltrazioni russe nelle manifestazioni.
  • Sera 28 Gennaio 2014: le proteste si stoppano per le negoziazioni fra governo e opposizione. 9 legge del 16 gennaio vengono revocate, poi 4 vengono ridottate. Viene adottato un nuovo primo ministro, Arbuzov.
  • Sera 29 Gennaio 2014: arrivano delezioni USA e UE per attendere alle procedure di voto nel parlamento ucraino. I rappresentanti occidentali non si ritengono soddisfatti da tali procedure. Viene proposta una legge di amnistia per i protestanti.
  • Yanikovich rifiuta di firmare l'amnistia. 
  • Sera 2 Febbraio 2014: azienda austriaca pubblica i movimenti di soldi dei maggiori leader ucraini. 
  • Notte 3 Febbraio 2014: USA e UE lavorano sui piani di supporto finanziario per l'Ucraina.
In tre mesi ci sono stati 136 giornalisti feriti e 1739 vittime di repressione (non credo morti).

Piazza a Kiev prima e dopo.
  • 10 Febbraio 2014: Attivisti armati (russi?) "Per pulire Kiev" arrivano nel centro di Kiev per disassemblare le barricate.
  • 12 Febbraio 2014: I politici ucraini, preoccupati per l'estremismo dell'opposizione pro-europeista, chiedono l'aiuto militare alla Russia in Crimea.
  • Pomeriggio 18 Febbraio 2014: Il ministro dell'Interno ucraino rimuove le accuse da diversi attivisti. Testimoni riportano circa a cecchini che sparano ai protestanti e agli ufficiali di sicurezza per causa l'inizio della guerra in Ucraina.
  • Sera 18 Febbraio 2014: la polizia inizia ad usare le armi contro i protestanti. Le persone vengono uccise da colpi precisi alla testa e al collo. 
  • Sera 19 Febbraio 2014: oltre 20 persone uccise, oltre 600 feriti. 
  • Pomeriggio 20 Febbraio 2014: oltre 30 mila persone protestano nella pizza dell'indipendenza a Kiev. Dozzine di poliziotti diventano ostaggi dei protestanti. Dozzine di morti da parte di cecchini. I politici lasciano Kiev. Oltre 70 morti. USA applica sanzioni contro i politici ucraini.
Dal 18 al 20 Febbraio ci sono stati oltre 100 morte e oltre 1000 feriti.
  • 21 Febbraio 2014: Yanukovych firma un trattato di pace con l'opposizione. La delegazione europea approva, quella russa no. Un gruppo di polizia entra in parlamento e scorta fuori i deputati. Le forze di sicurezza lasciano Kiev rapidamente. Il ministro degli interni fugge in Bielorussia. Il popolo sospetta riguardo i leader dell'opposizione dichiarandosi non soddisfatti del trattato con Yanukovych.
  • 22 Febbraio 2014: Julia Tymoshenko, leader della Rivoluzione Arancione nel 2004, liberata dalla prigione. Subito comunica con i protestanti per richiamare i politici e proteggere l'Ucraina. La maggioranza della gente è offesa dalle sue parole. I politici russi esprimono dubbi a lavorare con la Tymoshenko.
  • 23 Febbraio 2014: Yanukovych afferma di non volersi dimettere chiamando i protestanti estremisti.
  • 25 Febbraio 2014: Diversi avvistamento di militari russi a Yalta (in Crimea).
  • 28 Febbraio 2014: Militari occupano il parlamento locale in Crimea. Ulteriori evidenze di soldati russi in Crimea. Yanukovych non accetta il nuovo parlamento in Ucraina e chiede a Putin di restaurare l'ordine.
  • 1 Marzo 2014: I militari divietano ai giornalisti di filmare. 

Foto della situazione in Ucraina: link

Ulteriore link di  Forbes.com sulle motivazioni: link 

Botta e risposta su Reddit con i protestanti: link, link

Il movimento Euromaiden su Wikipedia.com : link

Geo-politica da Repubblica.it: link

Mega-articolo de Linkiesta: link

Articolo contro la rivoluzione: link


sabato 1 marzo 2014

Twitch plays Pokèmon

A destra Lord Helix sul piedistallo
dell'anarchia con Bird Jesus
in vetrata
16 ORE!!!
Sono stati lì per 16 ORE!!!
Ho usato Twitch plays Pokèmon per un post satirico-politico contro il Movimento 5 Stelle. Ciononostante tale accostamento è assolutamente ingiusto per l'evento sociale videoludico che ha tenuto attaccati alla rete oltre un milione di persone.
Twitch plays Pokèmon ha avuto luogo sulla piattaforma di streaming Twitch e ha consistito fino ad oltre centomila persone a giocare contemporaneamente online a Pokèmon Red, per intenderci la primissima versione del famoso videogioco Nintendo. Ciononostante per "giocare contemporaneamente" intendo che TUTTI hanno giocato alla STESSA versione di gioco. Sulla chat ogni utente poteva scrivere "Up", "Down", "Right", "Left", "A", "B", "Start" e un comando in Javascript lo reincompilava nel gioco come movimento o azione del povero protagonista Red.

Il tutto è diventato uno spassoso giro per il mondo di Kanto ove il personaggio principale si è ritrovato ad andare a casaccio per tutto il mondo di gioco, a guardare miriadi di volte il Pokèdex o a consultare un mezzo milione di volte l'Helix fossile. Quest'ultimo, un comando assolutamente inutile che dava come output "Non è il momento di usare questo, Red", si è evoluto in un culto celebrativo a Lord Helix. Da consultare, venerare e percepire per tutta la durata di gioco.

La sessione di gioco durata 16 giorni 7 ore 45 minuti e 30 secondi ha avuto alti e bassi, si sono rivissuti momenti epici e citazioni rocambolesche nel tentativo di recuperare le otto medaglie degli allenatori del mondo di gioco.
Il rilascio di dodici Pokèmon è stato paragonato alle nozze rosse delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, la scelta di Eevee invece di Lapras è stato visto come l'avvento del falso profeta (Bioshok Infinite docet), la potenza di Pidgeotto è stata interpretata nel nickname di Bird Jesus, la leggendaria battaglia fra Dragonite (Pokèmon di tipo drago) e Venomoth (una falena) ha visto una vittoria senza colpi subiti da parte della falena che per questo è stata rinonimata Dragon Slayer (citazione da Skyrim). E questo è solo la punta dell'iceberg.

Altri eventi tragici ed immensi si sono ripercorsi in tutta la saga: il rilascio di Abby (il Pokèmon scelto dalla partenza), i canti di gloria per aver superato i salti maledetti (una vera guerra contro i troll), l'avvento del sistema democrazia e anarchia durante il gioco, il bug dietro all'allenatore fossilizzato,la resurrezione di Lord Helix, l'usare "fossa" prima di aver preso l'oggetto fondamentale per andare avanti, la lotta impari contro i fantasmi di Lavandonia, il dubbio se Misty fosse stata battuta oppure no... e così via! Fino al traguardo finale, l'indigo plateau affrontato 22 volte e quindi l'agognata e possente vittoria dello squadrone.

Una grande vittoria per un grande gruppo!!!

Una grande emozione videoludica, brutalmente citazionista che ha portato ad immagini e satire in tutta la rete (grazie Deviantart) e che continuerà probabilmente con un altro gioco della serie.

Praise the Helix Fossil

Link allo streaming: http://www.twitch.tv/twitchplayspokemon