lunedì 9 luglio 2012

Le persone false

Sebastiano Del Piombo. Si dice che il termine
"paziombo" non derivi dalla sua persona.
Benvenuti ancora una volta con noi gentile pubblico: oggi inizierà una nuova rubrica dedicata alle persone di questo mondo. L'individuo di cui parleremo oggi è la persona "falsa". Per appesantire questo articolo e per non ripetere fino alla nausea la parola "falsa" useremo le seguenti  parole inventate come sinonimo: "paziombo" e "cuffionico".

Chi è la persona falsa?

Il paziombo secondo la categorizzazione di Minim-Melendi (noti specialisti del Burkina-Faso) si insinua fra le persone a cui tireresti un cazzotto e l'amico di cui non ti fidi ma sai che in fondo è una persona per bene. Minim posiziona quindi il cuffionico in quella linea oscura denominata "Ti-Odio-Ma-Non-Troppo" in cui rientra il vostro prof delle medie che non vi dava alcuna fiducia, Titti e l'ubriaco che inizia a cantare alle quattro di notte sotto casa vostra.
E' quel tipo di individuo in cui sai che non potrai mai porre fiducia. Qualcuno di voi potrebbe obiettare che la parola corretta sarebbe "credi" che non potrai mai porre fiducia, ma la sensazione cuffionica è più intima e profonda. Quasi un atto di fede religioso: voi sapete che non potete fidarvi di tale personaggio.
La cosa peggiore è che il paziombo potrebbe non avervi mai fatto nulla, essere la persona più buona del mondo, l'amico degli amici più amicoso di tutti, quello che viene abbracciato da tutte le ragazze o quello che rimane da solo in un angolino affermando frasi piene di saggezza contemplativa ("Il giallo!!!").
Ciononostante voi lo sapete! Voi la notate quell'aurea maligna e di cattiveria che lo circonda! E' quella strana certezza in cui comprendete che tale essere se avesse la vostra fiducia la sfrutterebbe per distruggervi. 
Potrebbe legarvi nel materasso e buttarvi giù dal ponte più alto con la scusa della curiosità di come suona un sacco pieno che cade nell'acqua, o vi potrebbe sedurre la ragazza affermandovi poi silenziosamente "Mi spiace mio caro amico che la tua ragazza ti abbia lasciato. Ah... si è messa con me!", o ancora potrebbe mettervi i bastoni fra le ruote, ma senza alcuna cattiveria, affermando che il rave party nell'ufficio l'avevate organizzato voi (cosa in effetti vera, ma non si dice in giro).
In pratica è quel cavolo di individuo che senza assolutamente alcun motivo lo prendereste in un angolo con un coltello alla gola e lo obblighereste a rivelare la sua vera natura di fronte a tutti gli altri. Questo! O la morte!
Poi voi lo uccidete lo stesso... ma cosa volte che sia? Son ragazzi.

"cuffionico" deriva dal fenicio Cuffaro e
ionico (ripetuto velocemente più volte)
Esiste il cuffionico?

Nella fauna umana in cui ogni giorno ci immergiamo in verità non esiste un paziombo vero e proprio: un individuo considerato falso per Pierferdinando potrebbe essere una persona di cuore per Giambuarda. 
Ritenere falso un determinato essere umano è un fattore prettamente personale, legato a sentimenti, sensazioni e ad una particolare concezione astrale.
Tale sensazione può essere dovuta a diversi fattori: al tono di voce apparentemente mellifluo, ad un tic schizofrenico su di un occhio quando racconta qualcosa o perché la zia del cognato della sorella del nipote di vostra mamma vi ha detto che una volta il paziombo in oggetto ha corso nudo per le vie di New York.
E' quindi una sensazione prettamente istintiva e personale: un po' come l'incontro fra Fra Cristoforo e il nobile nei Promessi Sposi, soltanto che in questo caso il sospetto e la paura nasce soltanto da voi mentre il falso si limita a sorridervi e a porvi la mano in gesto di amicizia.

Qual è la reazione tipica al cuffionico?

Non so se vi è mai capitato di fronteggiare un paziombo, ma non è una cosa bellissima, nè fantastica o meravigliosa, perché non si sa bene come comportarsi. Ci si rende di conto di trovare l'altro interlocutore un viscido, un bugiardo, un menzognere, un ballista, un ipocrita, un lestofante, un mistificatore o un simulatore ma non si può fare granché per le astruse regole sociali del "vollemose bene!".
La reazione normale sarebbe quella di tapparsi le orecchie, scappare via e tenere lontano le tue amicizie da quel corruttore di anime ma non puoi fare niente di tutto ciò perché in fondo l'altro non ha fatto (ancora) niente di male. E la situazione diventa veramente imbarazzante per chi teme il cuffionico.

Una frase in spagnolo alla Paulo Coelho perché fa cool.
Come reagire quindi?

Già? Come? COME? Fortunatamente per voi c'è qua il buon autore di questo blog che vi darà alcuni saggi consigli per come affrontare la situazione.
  1. Primo passo: avvicinatevi lentamente al cuffionico e sorridete in maniera carina e coccolosa (come i pinguini di Madagascar) in maniera tale che non riesca a comprendere cosa stai per architettare.
  2. Come seconda cosa dovete stare attenti a non fuggire in un mondo di fantasia, la tentazione di immaginarvi in un torneo medioevale in cui state per lottare per la difesa della Contea di Wrestling sarà fortissima, ma voi non dovrete dimostrarvi deboli. Se serve a non fuggire in un mondo di fantasia mandate pure ko con una mossa di wrestling il tenero bambino che vi starà passando accanto, ma cercate di rimanere concentrati sulla persona falsa. Non dimenticate il vostro obbiettivo.
  3. A questo punto con nochalance iniziate a parlare della vostra collezione di calendari d'ufficio per mettere a vostro agio il cuffionico e nel contempo simulate la scrittura di un sms sul vostro cellulare.
  4. Quando il falso sembra preso dalla discussione sull'arte della graffite fate partire la suoneria. Rispondete prontamente facendo però finta di prendere la chiamata di malavoglia ed iniziate a dire queste esatte parole: "Oh ciao! Si! Ah-ah (non la risata)! Ah-ah... uhm... si... si... è che ora sono con... si... ah-ah. Ok! Ci vediamo dopo allora!". 
  5. Guardate con convinzione il falso che, se non è uno stupido avrà già capito cosa state per fare, ed iniziate a formulare alcune scuse: "Purtroppo ho dimenticato il gatto acceso.", "No, non sei te. Sono io.", "Scusami ma domani ho l'esame del sangue e devo ancora iniziare a studiare", "Domani ho un party ma tutto quello che ho è questo pollo di gomma con una carrucola in mezzo", "Scusami ma è uscito Call of Duty 3 e non so proprio dove sia andato."
  6. Iniziate i vostri saluti di circostanza ("Ci sentiamo! Salutami Giambrogia, sai che ci tengo! Si, ci teniamo in contatto.") ed iniziate ad allontanarvi verso ovest. Il cuffionico ora sarà deluso perché perderà il vostro interlocutore e per non farvi capire il suo dolore si sarà girato per ammirare il tramonto. E' a quel punto che dovete colpirlo con forza sulla nuca con le mosse di arti marziali che imparerete saggiamente da questo blog! PAM! Così! PAM!
  7. Andarsene a fare quello che si doveva fare fischiettando la canzone degli 883: "Non ho... nessun rimpianto! Nessun rimorso!"

C'è ovviamente una soluzione alternativa: ovvero fronteggiare le proprie paure, alzare gli scudi e capire perché il falso è tale per la vostra anima. Smontare il proprio pregiudizio comprendendo se il cuffionico era effettivamente una cattiva persona oppure no, offrendo la possibilità di ottenere un nuovo amico. Diventerete così voi stessi una persona migliore per voi stessi e per gli altri. Perché, cari amici lettori, non dovete dimenticare che l'amicizia e l'amore sono le cose più importanti e questo blog ci tiene ai vostri sentimenti e alla cura che voi tenete al mondo. Quindi, mi raccomando, usate con saggezza il vostro cervello, guidate col casco, lavatevi i denti alla sera, non buttate le cartacce per terra e non accettate caramelle dagli sconosciuti.

Curiosità!


Ah! Com'era tutto più semplice una volta. 
  • E' risaputo dagli annali che una volta due persone che si ritenevano false a vicenda si siano incontrate rispettivamente in piazza San Marco dopo aver letto questo blog. Al punto 6 hanno iniziato un combattimento sui tetti talmente spettacolare che quelli della Ubisoft hanno deciso di replicare il tutto in Assassin's Creed II.
  • E' stato provato che statisticamente ogni persona quando incontra per la prima volta un paziombo rimane dieci secondi  e 125 millesimi perplessa con se stessa non comprendendo chi si trova di fronte.
  • E' risaputo che durante la rivoluzione francese i cuffionici erano considerate persone innamorate. Lo stesso Robespierre citò più volte: "Li odio, ma loro perdono ogni volta la testa per me". E' anche noto che il tentativo di distrarre il popolo di Parigi con le brioche fallì miseramente perché Maria Antonietta non possedeva ancora un cellulare (punto 3).
  • E' stato provato che la sensazione di falsità si può trasmettere tramite gli odori. Persone che non si lavano da più di tre mesi sono mantenute più a distanza di persone che si lavano regolarmente.
E per oggi è tutto! Alla prossima!


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