lunedì 23 luglio 2012

Zero Comics

Si chiama profezia dell'armadillo qualsiasi previsione ottimista fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti, nei secoli dei secoli. Amen.


Questa frase si trova a pagina 65, cioè praticamente a metà del volume "La profezia dell'armadillo" di Zerocalcare che ho comprato oggi dal mio fumettaro di fiducia dopo aver cambiato due aerei (sempre lode al Giò).
Non mi voglio perdere a spiegare chi è ZeroCalcare, primo perché dovrei in qualche modo giudicarlo (e chi sono io per giudicare uno che potrebbe aver cantato "Il carrozzone"?), secondo perché ritengo che potreste farvi un'ottima idea di tale persona tramite il suo splendido blog (doveroso link: http://www.zerocalcare.it/ ).
Poiché mi piace contraddirmi vi dirò lo stesso qualche informazione: ZeroCalcare nel 2012 ha 28 anni, è un po' nerd (al 67%, purtroppo ho visto casi molto peggiori), un po' tanto paranoico (rappresentato dall'armadillo), di Roma (Rebibbia per la precisione), dotato di un'ottima capacità di disegno (altrimenti non avrei comprato il libro), altamente autocelebrativo (visto che tutte le storie parlano di vita vissuta).


Libro e blog sono profondamente differenti perché il blog praticamente continua da dove finisce il libro.
Le storie del blog narrano vicende abbastanza comuni, allegre e scanzonate. Ci si può ridere sopra perché in fondo molti dei lettori possono rivedersi nei personaggi disegnati: ripetizioni disastrose, generazione anni '90 VS generazione Nuovo Millennio, bollette, paranoie mediche, cinema in 3d, ecc...
Gli argomenti trattati dal blog non sono pesanti, ogni due lunedì (perché ZeroCalcare è uno stradannato pigro non costante con lettori schiavi della sua penna) ci si ritrova a farsi una buona risata preparandosi a dannarsi per le prossime due settimane di duro lavoro.

Ci si aspetterebbe quindi che anche il libro sia così, in effetti è quasi tutto così: vita vissuta, piccole paranoie e  storie di gioventù ma c'è un "ma...".
Vi dico solo la mia reazione iniziale sulla prima striscia (il sottoscritto nel ruolo di Mvesim, il Giò nel ruolo del Giò).

Mvesim: Giò! Posso darci una letta?

Giò: Fa pure. L'ho già fatto anch'io.

Mvesim perplesso: Con la mia copia che devo ancora comprare?

Giò tranquillissimo: E con quale sennò?

Mvesim perplesso: Ok... ok... ora leggo... "Ospiti"... uhm...

Reazione di un bimbominkia su questo blog
Mvesim soffre interioremente ç_ç
[Mvesim legge, un sorriso per le prime forme di paranoia del nostro eroe, poi il dramma]

Mvesim ancora più perplesso: Ma che cavolfiore marcio di quei filistei matematici! Ma... ma... perchè?!? E' una cosa pensantissima per iniziare! Un pugno in uno stomaco per un lettore di ZeroCalcare. Io mi aspettavo di ridere fin dall'inizio. Questo è un po' troppo forte per iniziare.

Giò saggiamente: Ed è tutto collegato Mveso.

Mvesim che deve ribattere ancora più saggiamente: Già, in effetti è la vita dello Zero. Però è pesante lo stesso.

E qua mi fermo. Non spoilero il secondo tema portante del fumetto poichè ho spoilerato il primo (che è cmq la vita dello ZeroNonAssoluto). Se vi piace il blog di ZeroCalcare vi consiglio il libro che è anche a colori ma non aspettatevi solo sorrisi da blog. Il tema trattato è a tratti spesso pesante ed evoluto non banalmente.

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