sabato 28 aprile 2012

Remix U.N. Owen Was Her?



Era un caldo pomeriggio d'estate, il vento soffiava leggero e sentii il forte bisogno di andare a bere qualcosa.
Entrai in un bar che si trovava appresso nel folle tentativo di ordinare un chinotto e dissetare la mia sete. Purtroppo non riuscii nel mio proposito perché il pianista che era seduto di fronte al pianoforte a coda posizionato in fondo alla sala iniziò a suonare.
Le sue dita iniziarono subito molto rapide, ma niente mi avrebbe preparato per quello che sarebbe giunto in seguito perché il ritmo già incalzante dall'inizio continuò a crescere, crescere e crescere! Le note iniziarono ad uscire dallo strumento d'ebano sobbalzate da dite che da rapide diventavano un flusso di pazzia e illogicità.
Un insieme di accordi, semicrome e bemolli che continuavano ad aumentare di volume e pressione fino a che la lo stesso pianista non si poteva più riconoscere nel vortice di note che andava a formare. L'impressione era che se si fosse fermato in quel momento il piano avrebbe comunque continuato a suonare da solo. Forse era chiaro a tutti, forse era chiaro solo al pianista ma quest'ultimo fece l'unica cosa che poteva fare per bloccare quell'indiscriminato tono di melodie e saltò sul piano con tutto il corpo in una corale e devastante nota globale.
Devastante.


Qua si può trovare il pezzo semplificato e a quattro mani: http://ichigos.com/res/getfile.php?id=1507&type=pdf&token=43e0f65fa19829c2ba10cc1e04f6b147

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