venerdì 11 maggio 2012

Dalla cbc con onore

Sono appena tornato da tre giorni a Copenaghen ove ho partecipato ad un workshop dedicato alla crittografia fatta con la teoria dei codici (link doveroso: http://cbc2012.mat.dtu.dk/ ). Non starò qua a tediarvi sulla matematica fatta lì, cosa che interesserebbe solamente il povero spirito matematico che la maggior parte di voi ha rinchiuso nell'angolo più oscuro della propria memoria, in una cassa di legno, con un paletto a forma di croce piantato nel cuore. Al contrario condividerò con voi ciò perle non richieste e non volute.

Vista di Copenaghen dalla mia camera
La dura lotta contro il sonno: il mio nemico più temibile non è stato il clima, non è stato il danese, non è stata l'oscura transazione astrale dei pianeti... è stato il sonno. La combinazione presentazione matematica + lingua anglosassone simile all'inglese ma non propriamente inglese + slide costruite con beamer sono qualcosa di temibile per ogni essere umano. Senza alcuna differenza che l'argomento sia fra i più interessanti mai ascoltati finora o il più insulso e fuori luogo esistente, mi sono ritrovato in uno scontro jedi fra dormi e veglia che avrebbe fatto invidia a George Lucas. Che poi i danesi sono sadici, ti fanno illudere che puoi vincere senza problemi questo scontro: ogni fine presentazione ti propongono una pausa in cui vengono forniti dolci (zuccheri per tenere attiva la mente) e caffè (per tenere sveglia la mente). Ma qua viene il sadismo danese in tutta la sua crudeltà! I dolci servono solo per attivare la digestione con relativo consumo di energia e il caffè danese ha la stessa efficacia di un pugno contro ad un baobab. Da qua gli svariati tentativi del sottoscritto di stare sveglio: giocare col tablet, guardare gli altri avventori che lottano anch'essi contro quel bastardo di un Morfeo, concentrarsi sulla bellezza estetica delle slide, posizionarsi nella posizione più scomoda possibile. Alla fin fine ho trovato comunque il risultato definitivo: una bella mela! Un morso dato ogni volta che il sonno sta per giungere e la combinazione movimento mandibole + zucchero della polpa sono un buon mix che mi ha salvato per più di una presentazione. Risultato finale: circa una ventina di medici levati di mezzo.
Sempre Copenaghen dalla mia camera, ma in abito da sera.

L'odio profondo contro chi non sa presentare: già non è facile da seguire una presentazione di matematica (vd. sopra) ma poi c'è gente che fa di tutto per rendere la cosa veramente allucinante. Qua di questa gente ne ho incontrati di tre tipi:

  • la maratoneta: immaginatevi questa ragazza che esce alla lavagna tranquilla, fa apparire la prima slide, prende fiato una volta, due volte e poi via! Partita! In una gara contro il tempo ti sproloquia in mezzo minuto otto formule, sette definizioni, quindici teoremi e ventisette lemmi. E tu sei lì con un sopracciglio che sobbalza, la penna che ti cade di mano e il ricordo della sfida fra Novecento e il musicista jazz Ferdinand "Jelly Roll" Morton. Ma che cazz...?!?
  • il biblico: non è una persona che ha la verità in mano, ma una persona che quando raggiunge l'ultima slide ha visto nascere e morire più di una persona. Migliaia di slide posizionate una dopo l'altra, spiegate anche più che chiaramente, ma tante, TANTE, TANTISSIME SLIDE!!! Una cosa che sei lì a chiedere pietà perché in fondo nessuno può continuare a mangiarsi così tante mele. Il "Fiuuu!" finale è d'obbligo. E non è nemmeno venuto da me.
  • i francesi: scusatemi! Scusatemi! Ma è qualcosa di terribile! TERRIBILE! L'inglese parlato dai francesi è qualcosa di veramente osceno. E' un po' come vedere Godzilla coccolato da Tinky Winky: puoi farlo, ma senti che c'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato. La sensazione psicologica è quella di Wolferine che si fa le unghie su una lavagna. Aaaaaah!!! 
La mia camera d'hotel
La dura lotta contro l'ignoranza: perché sarai anche una vietnamita post-Doc negli USA che sembra avere ventidue anni anche se ne hai probabilmente trentadue, ma a tutti cadrebbero le braccia alle domande: "Ma come? La torre di Pisa non si trova a Roma?" e "Il latino non è la lingua italiana?". In quel momento mi sono colpito la mano con una forchetta (figuratamente) e ho cercato di spiegare i complessi ragionamenti che "No, la torre di Pisa si trova a Pisa" e "No, gli italiani parlano italiano". Concetti che comunque sono stati chiaramente compresi.

La mistica sedia dondolo!!!
La bellezza estetica del mio hotel: sono stato in un hotel dal costo di un migliaio di corone a notte. Una figata assurda che potete comprendere dalle foto che corredano questo post. Ero al quindicesimo piano con una vista veramente magnifica. Menzione d'onore vanno alla colazione (con un bacon gustoso) e  alle sedie dondolo presenti nella lobby. Alla colazione va anche la menzione di disonore per la lotta contro gli altri ospiti dell'hotel per prendere possesso di un tavolo libero. 

Per il resto non ho granché altro da dire: Copenaghen bella città, ma non ho visto granché. Né la Sirenetta, né Cristania... ma rimedierò in futuro! In compenso ho conosciuto un po' di gente, ho migliorato i rapporti con i ragazzi della DTU (con cui andrò in Cina fra una settimana), ho conosciuto un PhD italiano in Nuova Zelanda, qualche tedesco che vive a Bochum (dove parteciperò ad una conferenza in luglio) e poi qualche altro professore.
Bella esperienza da tutti i punti di vista! 

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