mercoledì 2 maggio 2012

Lento musical danese

Periodo intenso nel mondo all'estero del sottoscritto.
Prima di tutto le giornate di oggi e ieri sono state fra le più belle giornate mai viste in Danimarca, un cielo celeste  di tale intensità non lo vedevo dall'estate italiana del 2011. Sagge a questo proposito le parole di DjCatania su Facebook:


"Denmark has been upgraded from grayscale to 32-bit colours, Enjoy the free trial, we will switch back to grayscale"

Quindi dovete un po' perdonarmi se ieri mi giravano un po' le scatole a studiare la lingua del principe amletiano per l'esame di danese che avrei dovuto tenere in giornata. Ma lo stesso, con caparbio senso del dovere, mi sono riletto le tre splendidissime storie da portare riassunte all'esame e le regole basilari relative a verbi e numeri (NON studiate i numeri in danese, non fatevi così tanto del male).
Per giungere all'esame noi studenti ci siamo fatti strada fra i cunicoli nascosti del centro di lingue, scoprendo luoghi nascosti e un corridoio che si trovava a dieci nano-secondi dall'entrata principale. Abbandonati a noi stessi, ci hanno fatto aspettare un poco e quindi ci hanno chiamato a turno. Il fatto che tutti entravano agitati e poi uscivano col sorrisone mi ha messo a mio agio, ma a causa del mio odio innato per le lingue e il mio viscerale accanimento contro gli esami di lingue, la cosa non è stata molto d'aiuto. Ciononostante quando è giunto il mio turno e l'esaminatrice mi ha chiamato per nome (sbagliando rigorosamente l'accento), sono entrato con coraggio anch'io nello stanzino dell'interrogatorio (o dell'esame orale che dir si voglia). Gli argomenti proposti erano cinque, quindi non stupitevi se fra sei cartoncini numerati io ho pescato il numero 6. Devo dire che comunque mi è andata bene perché l'insegnante che mi ha fatto parlare di musica, l'unico argomento di cui sapevo parlare con sicurezza. Quindi via! L'esame è andato con scioltezza, in maniera simpatica e con i due consigli di pronunciare meglio la lettera "ø" (oouu) e di provare ad ascoltarmi i "The Who".
Esame passato quindi senza problemi! Godt! 

L'incontro fantascientifico!
Fatto l'esame di danese, oggi ho affrontato un'altra delle grandi imprese di vita: l'oscura lotta contro le lenti a contatto. Dopo una veloce visita oculistica e un'attesa con un caffè preso gratuitamente nella sala d'attesa, ho iniziato la dura lotta contro le lenti a contatto.
Uno scontro durissimo fatto di colpi di scena ("Ma davvero c'è un dritto e uno storto nelle lenti a contatto?"),  lotte contro le forze del male ("Stramaledettisimo sopracciglio destro nazista! Non l'avrai vinta!"), sentimento ("Perché mi piace in fondo portare gli occhiali!"), frustrazione ("AAAAAaaaaah!!! Schifosa lente dell'emerita santissima Scozia! Perché non vuoi entrare nell'occhio?!?"), esperienza ("Solo con la pratica puoi giungere a grandi risultati."), dramma ("Se non metti quella lente, morirai!"), comicità ("Ma le lenti sono veloci da mettere? O sono lenti?") e volontà di uccidere la parte del cervello dedicata alla comicità. 
Praticamente uno scontro dove fra vincitori e vinti, io sono uscito irrimediabilmente sconfitto. Non sono riuscito a posizionare quelle schifosissime lenti in nessuno dei due occhi! Ma avrò perso una battaglia, ma non la guerra! Fra due settimane ci riproverò! Per il destino! Per la gloria! Per il successo! E per altri motivi imprecisati che però fanno tanto condottiero cesariano!
In compenso ho ritirato gli occhiali nuovi! 

Korg SP-170SBK
Non contento della lotta contro le lenti, mi sono diretto verso 4sound (negozio di strumenti musicali) per dare un'occhiata ai pianoforti digitali e vedere se si trovava qualcosa di interessante. Mi sono ritrovato ad innamorarmi di un Korg SP-170SBK in una combutta fra qualità / prezzo (vedi foto sovrastante). Sono riuscito a contrattare un buono sgabello (100 corone in meno sul prezzo originale), delle buone cuffie e un sostegno. Ci ho messo un po' a decidere, un po' perché ero indeciso, un po' perché amo la suspence, un po' perché nel mio leggero sadismo mi piaceva vedere come il commerciante aspettava con ansia la mia decisione. Gli ho chiesto il prezzo totale, la conversione in euro, di nuovo il prezzo totale, ancora una volta la conversione in euro, poi mi sono fermato a pensare ancora, poi gli ho richiesto il prezzo, quindi ho esaminato ancora tutti gli sgabelli e i sostegni, gli ho di nuovo richiesto il prezzo. Ho soppesato ancora se la spesa era quella giusta da fare e se mi conveniva tornare indietro a chiedere consiglio. Sono tornato ancora a guardare il piano digitale e... BASTA! Me lo sono comprato! Con gioia immensa anche del commesso! XD
Ho pagato e domani me lo portano a casa! Nel mio mini-appartamento da domani ci sarà quindi anche un nuovo strumento musicale (che va ad aggiungersi al campanello della bicicletta e alla batteria di pentole)! Oh yeah!

Il finire la giornata poi con una grigliata con amici sul terrazzo (comparso improvvisamente sul tetto del mio palazzo) direi che è stata la ciliegina sulla torta di una grande giornata! Thanks at all! 



2 commenti:

  1. Gran giornata!!! Per festeggiare dovevi mettere a palla Won't get fooled again, sul terrazzo!

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  2. I The Who non li ho mai sentiti se non per caso. Ora comunque mi sto ascoltando proprio la canzone segnalata da te. Yeah!

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