giovedì 17 maggio 2012

Le categorie dei videogiocatori

15 maggio 2012.
Una data che a molti non dirà niente ma che per molti ha avuto un significato profondo; board su internet sono stati invase per preannunciare l'evento, ragazze sono state lasciate senza colpo ferire in quel giorno, migliaia di persone si sono buttate nella rissa della battaglia, altrettante hanno gridato contro il cielo (o i server, che dir si voglia).
Per chi ancora sapesse di cosa sto parlando, l'argomento è Diablo III. No! Aspettate solo un secondo! Non voglio parlarvi di Diablo III. Ne so poco anch'io su Diablo The Third e non voglio parlarvi di esso, ripeto. Voglio parlarvi dei videogiocatori, cosa che magari potrà interessare anche una persona che non ha preso mai un controller in mano.

Prima di iniziare il PhD in Danimarca ero sempre stato un buon videogiocatore pro-Nintendo: ho posseduto il Wii, ora ho il Nintendo 3DS e non ho disdegnato qualche gioco sul pc. Purtroppo si cresce, si inizia a studiare e il tempo diminuisce, gli interessi diventano altri e l'essere un videogiocatore pian piano sbiadisce in un bel ricordo che rimane comunque nella memoria. Da hardcore gamer sono così diventato un softcore gamer (mia definizione). Ma cosa sono queste categorie?
I videogiocatori, a mio parere, si possono dividere in diverse categorie che ora elencherò per il puro piacere sadico dell'elenco:

  • l'hardcore gamer: è l'archeotipo di videogiocatore, prova un po' di tutto e gioca non solo per divertirsi, ma anche per gustarsi il mondo che i programmatori sono riusciti a ricreare. L'hardcore gamer è il classico individuo che alla domanda: "Secondo voi il videogioco è arte?", ti risponde di "si" sicuro elogiando la qualità grafica, le colonne sonore, la trama e le sensazioni. E' colui che percepisce Skyrim, Mushroom Kingdom o la Firenze di Ezio Auditore come un qualcosa di più profondo di un semplice background.
  • il fanboy: è il corrispettivo del fanatico della Apple, soltanto che al posto del logo della mela ci può essere la casa Nintendo, la console Sony, il genere degli RPG (Role Player Game) o la serie Mass Effect. E' colui che sembra avere il paraocchi su i probabili difetti del proprio gioco preferito, quello che va dagli amici affermando che esso è la nuova bibbia e che lui è il nuovo messia portatore della verità. Se ne vedete uno colpitelo con un mattone e poi fuggite più lontano che potete prima che vi inviti a fare un cosplayer di Snake.

  • il casual: è il videogiocatore più comune. E' quello che non sa praticamente niente di videogame ma che ritiene di essere un grande conoscitore dell'arte dei videogame perché possiede giochi dalla grafica spezza-mascella come Final Fantasy XIII o l'ultimo Tomb Raider. In questi il comportamento che dovete tenere dipende dalla risposta alla domanda: "Cosa ne pensi della serie The legend of Zelda?". Se il casual ti risponde che è un gioco per bambini potete passare avanti come Dante con gli ignavi (no, non il Dante di Devil May Cry), se invece vi risponde affermando: "No, non mi piace Zelda perché è una stupida ragazzina" allora potete buttarlo in una fossa in pieno stile 300.
  • il parente / fidanzata / zio: quello che proprio non sa assolutamente niente ma proprio niente di videogiochi, ma si compra la Wii per giocare a Tennis, fare ginnastica con la tavoletta e guardarsi qualche volta le foto. Scuotete la testa e fatevi qualche partita a Tennis (che è comunque divertente). Se vi va bene vi divertirete, se vi va male sarete battuti dalla nonnina di 89 anni che vi sfotterà per i prossimi anni di vita (che la nonnina possa vivere per sempre).
  • il softcore gamer: è colui che si posiziona fra l'hardcore gamer e il casual, gioca un po' di tutto, fa un po' di tutto, si diverte senza strafare, solitamente prende un gioco per stufarsi il giorno dopo, ha una discreta collezione di videogiochi, tende a seguire i blockbuster come il casual ma si affeziona alle serie come l'hardcore gamer. E' il signor "un po'". Praticamente il miglior amico di qualsiasi videogiocatore perché gioca prevalentemente per divertirsi.

  • il giocatore online: è colui che ha rinunciato alla propria vita sociale per giochi come Ogame, World of Warcraft o il multiplayer Call of Duty. Non ha importanza quanto tempo, quanta volontà, quanto dolore si è speso... l'importante è livellare, livellare, LIVELLARE!!! Capirete di aver incontrato uno di questi individui quando ad un vostro saluto, loro vi risponderanno: "En Taro Adun Esecutore". Sono incontri rari perché il giocatore online non può mettere in pausa, non può mancare ai rush e alle guerre alle due di notte, spesso dorme di giorno durante il corso di algoritmi 2.
  • l'oscura massa: ovvero la gente che crede che i videogiochi sono uno strumento di paura. E la paura genera odio. L'odio genera rabbia. E la rabbia porta al lato oscuro della Forza con tutto quanto ne consegue. Tutto quel gruppo che non ha mai toccato un videogame e sa per certezza che sono una cosa ignorante e stupida, intrisa di violenza e frustrazione per un pubblico di bambocci. Oggi si lotta per i diritti per gli omosessuali, domani si lotterà per i diritti dei videogiocatori. Della serie il "bigottismo diffuso e sparso".
  • il tablettaro - smartphonaro: guarda! Sono un videogiocatore! Gioco ad Angry Birds! Ehy! Quello è il mio iPhone 4S da un milione e mezzo di euro! Ridammelo subito! No! Non è una palla da baseball! NOOOOOOO!!! [Smack! Fuoricampo!]
  • vari ed eventuali: che ci siamo dimenticati e con cui ci scusiamo riverentissimamente.

Voi in che categoria vi inserite?

Per concludere un link alla mia board su Pinterest dedicata ai videogiochi:

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