venerdì 4 maggio 2012

Immersion: 1 - Avventurieri


"Nell'anno 2202 Internet viene sostituito dai computer di tutto il mondo: nasce Immersion, la nuova rete virtuale che permette al singolo utente d'immergersi completamente nella realtà virtuale. "New World", come riportato su "Wikipedia" è il più grande gioco di ruolo on-line del mondo."
[Tratto dall'introduzione di "Un mondo che cambia"]

AVVENTURIERI

14 APRILE 2232
ORE 14.44
IMMERSION - NEW WORLD
PIANA DI OX - PIANA

La grande piana di Ox era un'immensa distesa rossiccia di sabbia e polvere; si estendeva così per diversi chilometri intervallata soltanto da qualche scarna roccia di colore rossiccio.
Un leggero colpo di vento passò fra i capelli di Remington, che, scosso da quel leggero movimento naturale, si svegliò dal sonno in cui era caduto in quel pomeriggio afoso. Si alzò dalla roccia su cui si era seduto e ricadde a terra sbilanciato... si era dimenticato della pesante spada che portava sulle spalle: l'affidabile compagna di avventure in quel vasto mondo. Andare giro disarmati al di fuori delle città poteva significare la morte, l'arrivo di un mostro o di una creatura ostile doveva essere sempre preventivato.
Remington si sentì sollevato quando iniziò a sentire il lontano cavalcare di un bashin, una creatura equina dal manto feline. Riconobbe il cavaliere senza difficoltà: era Fynt, quell'infido pistolero da quattro soldi. Finalmente si stava facendo vedere, era da ore che lo aspettava.
Lo spadaccino resistette all'istinto di urlagli contro, ma appena giunse a portata di voce volle mettere le cose in chiaro: "Ehy, pistolero della bamba orientale! Come mai questo ritardo? Stavo per andarmene."
L'altro guardò leggermente verso il sole che regnava in cielo e quindi sbuffò: "Non rompere Remin, se avessi saputo che volevi incontrarti nel mezzo del nulla ti avrei contattato prima che tu ti mettessi in invisibile. Sai anche te quanto può andare piano un bashin sulla sabbia."
"Effettivamente." concordò l'altro, poi proseguì: "Io, Gimmy e Umana stavamo per avventurarci nell'antro incaico al centro di questa piana. Vuoi venire con noi?"
Fynt tirò fuori le proprie pistole, ci giocherellò per qualche secondo e poi guardò l'altro con sguardo sornione: "C'è da domandarlo?"

14 APRILE 2232
ORE 14.44
IMMERSION - NEW WORLD
PIANA DI OX - ANTRO INCAICO

Remington e Fynt trovarono gli altri due avventurieri presso l'ingresso dell'antro incaico. Il gruppo fu organizzato nel giro di dieci minuti: Remington, visto che si era occupato dell'organizzazione dell'esplorazione, si autoproclamò capo della spedizione, Gimmy si prese il compito di curare il gruppo, Umana, accarezzando il suo bastone color ebano, si posizionò nella retroguardia in quanto mago della pietra d'argenta, infine Fynt, giocando sul vantaggio dovuto alle proprie armi da fuoco, scelse di mettersi in una posizione leggermente sopraelevata.

Il luogo ove si erano recati era una vecchia roccaforte incaica: in quel luogo molti guerrieri dell'antica Gilda Incaico, fondata da Ser Wellington ancora ai tempi della prima guerra Ussiana, erano morti combattendo strenuamente contro un improvviso attacco dei Jinkis, piccole creature demoniache tipiche del deserto. L'antro sarebbe ancora pieno di Jinkis se non fosse che dopo l'eroica impresa della gilda del Sole a fianco della rappresentanza angelica dei figli di Ankaar, il pianeta aveva cambiato orbita e il clima era stato travolto portando all'estinzione di molte specie, fra cui i Jinkis. Luoghi come quelli rimanevano comunque un ottimo posto ove raccattare monete, monili preziosi, armi dimenticate ed esperienza.
Già dopo essere scesi al secondo piano della roccaforte la quantità di monete raccolte dal gruppo superava le novemila: "It's over nine thousand!" esclamò Umana in un'esclamazione tipica in quel periodo.
"Un grande successo!" esclamò Fynt soddisfatto: "Ciononostante per giungere qua abbiamo incontrato un gran numero di trappole. Mi chiedo come abbiamo fatto i Jinkis a penetrare le difese di questo luogo. Con tutto questo denaro i difensori dell'antro non potevano procurasi parecchi mercenari?"
"Ci sono molte leggende in proposito" rispose Remington: "La più famosa narra dell'amore fra due ragazzi che per poter avverare il proprio sentimento abbiano sacrificato l'intera gilda."
"E la più accreditata?"
"Che il secondino a guardia dei cancelli si sia dimenticato di chiuderli."
Fynt non poté esimersi dal portarsi una mano sul volte: "Credi che proseguendo per questa via potremo trovare qualche oggetto leggendario?"
"Può essere ma non hai notato il numero di creature già morte in questo labirinto di corridoi? A mio parere è già passato qualcuno."
Il pistolero scosse la testa in maniera affermativa: a giudicare dal numero dei cadaveri e soprattutto dal loro puzzo, molte creature erano passate nel regno dei più solo da poco tempo.

Nel frattempo Gimmy si avvincinò al corpo di una creatura dall'aspetto semi-umana, la esaminò per qualche secondo e poi iniziò a recitare la preghiera di Shirai.
Fynt si avvicinò incuriosito: "Hai intenzione di far tornare in vita quel minotauro femmina?"
"Solamente la sua anima. Sono interessata a sapere da essa chi o cosa si aggira ancora in questo luogo." rispose la chierica concludendo l'incantesimo.
Rapidamente uno spirito color bluastro uscì dal corpo del minotauro sibilando un urlo demoniaco: istintivamente i tre compagni portarono le loro armi a livello di guardia.
"State calmi!" li ammonì Gimmy, quindi si rivolse allo spirito: "Spirito, rispondi alla mia domanda, chi ti ha ucciso?"
L'anima sibilò per tre volte ancora, infine ci fu un lampo di luce e quindi scomparve.
Gimmy si girò verso i suoi compagni: "E' stato un mago guerriero con un lungo giubbotto di pelle nera. Pare che si sia diretto verso la stanza più a sud."
"Maledizione!" esclamò Remington: "Qualcuno evidentemente ci ha preceduto. Presto! Dobbiamo affrettarci!"
"Aspetta!" iniziò Fynt: "Quello è un mul..."
Si fermò a metà discorso notando che gli altri no erano stati a sentirlo ma correvano già verso il posto indicato dallo spirito del minotauro. Come predetto da quest'ultimo, la porta dorata, quasi sproporzionata per il luogo dove si trovavano, era già stata aperta.
Entrarono.

Una caldissima ventata li sorprese tanto che il mago, che portava abiti più pesanti si sentì leggermente mancare. Una leggera carezza di Philis da parte della chierica gli fece tornare rapidamente le energia ma lo star meglio non potè preparare Umana a ciò che aveva di fronte. Alto come l'intera stanza, un gigantesco scheletro dalle ossa infiammate, armato con due scimitarre color smeraldo, difendeva uno scrigno color metallico.
Il sorriso di Remington si mutò in un ghigno: "Tutto ciò mi ricorda quella volta in cui dimenticai il gas acceso. Siete pronti ragazzi?"
"Sono nato pronto!" sorrise Fynt.
Il gigante scheletrico tentò di attaccare con una serie di sciabolate i nuovi arrivati, ma grazie a dei veloci salti all'indietro i nostri eroi riuscirono a schivare gli affondi. Fynt tentò un contrattaccò sparando alla fronte dello scheletro ma il proiettile si fuse nelle fiamme che circondavano il corpo della creature.
A tale attacco seguì un incantesimo d'acqua da parte del mago: l'ondata delle sirene. A contatto con le fiamme si alzò un alto fumo dovuto al vapore acqueo; il fuoco attorno a quel mostro iniziò pian piano a spegnersi.
-Grande idea Umana- stava per dire Remington quando quest'ultimo venne colpito di forza dal nuovo affondo di spada da parte di quel mostro. Tempestiva, Gimmy con un'Evocazione del mantra curò le ferite che l'amico si era appena procurato.
"Grazie Gimmy!" rigraziò il cavaliere.
Con una rabbia vendicativa in corpo, il guerriero compì un violento attacco di spada al livello del cranio del mostro spaccandolo malamente a metà. La creatura cade a terra con la testa divisa in due. Avevano vinto!
"Grandi ragazzi!" urlo entusiasta Remington: "Siamo sempre i migliori! Anche questo dungeon si è concluso. Apriamo il nostro scrigno e prima di uscire ci dividiamo il tutto. Ok?"
"Mi sembra un'ottima idea!" concordò Gimmy.
Il primo ad avvicinarsi allo scrigno fu Umana: "Sono proprio curioso di vedere in cosa consiste il tesoro."
Fece per aprire lo scrigno e...
Una specie di raggio bianco lo trapassò da parte a parte uccidendolo sull'istante. I tre rimasti guardarono impotente la scena dello scheletro che si rialzava in piedi e che tornava ad affrontarli una seconda volta.
"Ma non è possibile!" gridò Gimmy: "L'avevamo distrutto! Avevamo anche ricevuto i..."
"Combattiamo di nuovo Gimmy! Evidentemente è un boss più ostico di quanto pensassimo. Vendicheremo Umana!" la bloccò Remington.
"State attenti." sentenziò Fynt: "Nella sua testa c'è qualcosa che prima non c'era."
"Cosa intendi dire?" chiesero all'unisono gli altri due.
Lo scheletro si girò verso di loro e aprì la bocca rivelando due grosse labbra color rubino.
"Proprio come pensavo. Sho...". Il raggio luminoso che colpì Fynt gli impedì di concludere il discorso.
"NO! FYNT!" urlò Gimmy.
"Maledetto!" sibilò Remington.
La chierica e il guerriero partirono nel loro attacco finale.

CONTINUA!!!

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